Fatti e strafatti della settimana

ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

RECAP
Fatti e strafatti della settimana
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Mandati d’arresto.
Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto che vengano emessi mandati di arresto per il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, e il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Deif, per crimini di guerra e contro l’umanità.
Francia e Belgio hanno comunicato il loro sostegno alla Corte. L’Italia no.
Si è pronunciata anche la Corte internazionale di giustizia dell’Aja che ha ordinato a Israele di interrompere l’offensiva su Rafah e di riaprire il varco per permettere il passaggio di aiuti umanitari.
Un altro schiaffo in faccia a Netanyahu e Biden.
Spagna, Irlanda e Norvegia hanno annunciato che riconosceranno formalmente lo Stato di Palestina a partire dal 28 maggio, aggiungendosi così ai 142 Paesi al mondo che già hanno compiuto questo passo.
Solo nove paesi dell’Ue su 27 riconoscono la Palestina: Svezia , Bulgaria, Cipro, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria.
Nella truppa invece dei collaborazionisti europei spiccano Germania, Francia e l’immancabile Italia.
Guasto tecnico.
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian sono morti in seguito a un incidente in elicottero.
Le elezioni presidenziali per il successore di Raisi sono state fissate per il 28 giugno. Intanto, il vicepresidente Mohammad Mokhber guiderà il governo e Ali Bagheri è stato nominato ministro degli Esteri ad interim.
Parole folli.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, il cui mandato decennale sta per terminare, ha affermato in un’intervista, che gli alleati dovrebbero porre fine al divieto imposto all’Ucraina di usare le armi che le sono state fornite per colpire obiettivi militari in Russia.
Appello concesso.
L’Alta Corte di Londra ha stabilito che Julian Assange, potrà fare appello contro l’ordine di estradizione dal Regno Unito agli Stati Uniti.
Washington non ha fornito garanzie adeguate che Assange, possa godere delle stesse tutele sulla libertà di espressione garantite ai cittadini americani dal Primo emendamento della Costituzione.
Terza udienza.
Terza udienza per Ilaria Salis finalmente in tribunale senza catene, ma con la cavigliera del braccialetto elettronico.
Da sottolineare un passaggio del dibattimento: uno dei nazisti ascoltati dal giudice non ha riconosciuto Ilaria tra i suoi aggressori. Ira del padre, Roberto: il giudice ha rivelato l’indirizzo dei domiciliari. La prossima udienza è prevista il 6 settembre.
Donald Trump.
Donald Trump ha scelto di non testimoniare nel processo penale in cui è accusato di aver pagato la pornostar Stormy Daniels per nascondere uno scandalo sessuale prima delle elezioni del 2016,
Made in Italy.
Tutto e il contrario di tutto. Il governo italiano ha annunciato mercoledì la sospensione del decreto fiscale che conteneva le nuove regole sul redditometro, dopo le polemiche nate all’interno della stessa maggioranza. Giovedì il decreto Superbonus è stato approvato definitivamente.
Nuova bocciatura.
Il Consiglio di Stato ha ribadito, con tre sentenze, che le proroghe generalizzate delle concessioni demaniali agli stabilimenti sono illegittime, in quanto contrastano con i principi di concorrenza dell’Ue.
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Alfredo Facchini