GLOBO TERRAQUEO

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Per giorni in molti si sono chiesti come le fosse venuto in mente. Ormai si ridacchia su tutto e ai più è venuto spontaneo pensare al Guzzanti di “Fascisti su Marte”.
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Ma a chi è più malizioso, come chi scrive, è passato tra le mani, spulciando il web, uno scritto di Benito Mussolini del 1934 dal titolo “Estremo Oriente”. Non entro nel merito per quanto è strampalato il pensiero dell’estensore, ma forse meno di quello della Meloni.
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Ma basta dare un’occhiata all’ultima riga (foto sotto) per avere la conferma.
È farina del sacco del “capoccione”, a quanto pare rubacchiata a D’Annunzio. Poco importa.
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Ma occhio: mentre tutti la perculano, la ducetta di palazzo Chigi sceglie con cura le citazioni e a chi parlare. Niente avviene per caso nel marketing dei prodotti Meloni. Punta, parola dopo parola, a mutare il lessico del discorso pubblico. Della serie: <<sono donna, madre e cristiana>>.
La matrice.
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