Un’intervista? No, un agguato

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

Non giriamoci attorno. Quello andato in onda ieri sera, a Quarta Repubblica, è stato uno degli spettacoli più umilianti per la libera informazione degli ultimi anni.
E anch’io, come Giuseppe Conte, mi chiedo cosa sia mai costui, Nicola Porro, e quale sia il suo mestiere. Di sicuro non quello di giornalista, e nemmeno di conduttore.
Fa altro: è un protagonista, un sommo interprete della disinformazione, dell’informazione piegata alla più becera propaganda.
Ed è come un ciambellano di corte, a tal punto da sostenere l’insostenibile per compiacere chi lo ha mandato lì.
Che per esempio sia normale per un politico farsi eleggere dal popolo per poi andarsene subito dopo a far fare affari a qualcuno a bordo di uno yacht; e che sia normale che, pur facendo questo, i cittadini debbano tenersi personaggi del genere per dieci anni, come se nulla fosse.
Purtroppo gli è andata male, perchè un Giuseppe Conte in grande spolvero gli ha risposto colpo su colpo fino al KO definitivo di Porro.
Sappiate però che questa è Telemeloni.
Tocca a tutti noi, tra poco più di 10 giorni, far sì che personaggi del genere stiano lontani dal servizio pubblico.
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Piero Gurrieri tra la gente
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