Dal Plurale Maiestatis alla “frociaggine”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

DAL PLURALE MAIESTATIS ALLA FR0ClAGGlNE
Mi piace pensare che l’uso di quel termine da parte del Papa sia soltanto un incidente linguistico, di quelli che capitano a chi non essendo madrelingua si avventura nell’uso di parole di cui non può comprendere appieno i significati reconditi, quelli che cambiano diametralmente a seconda dell’intonazione e del contesto.
Il vocabolo in questione può significare qualsiasi cosa, dal disprezzo alla complicità, dall’odio alla solidarietà, ma che cavolo c’entra nella bocca di un Papa che parla ai suoi alti prelati?
Scivolone verbale a parte rimane quell’osceno invito ad escludere gli omosessuali dai seminari considerandoli pericolosi e deviati senza pensare, ipocrisia a parte, che l’unica vera cosa palesemente contronatura è proprio la chiesa ad imporla ai suoi officianti:
La Castità.
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Mario Piazza