Redditometro no?

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tra le cose che non troveranno mai una risposta ce n’è una che mi affligge quotidianamente: Come cacchio è possibile che un lavoratore dipendente o un pensionato diano il loro voto alla parte politica che da 30 anni ha fatto dell’iniquità fiscale la propria bandiera e che protegge gli evasori meglio di quanto faccia il WWF con il panda e la foca monaca?
Le perdite per le casse dello stato non sono soltanto una cifra approssimativa buttata là dal Ministero delle Finanze o dai media.
Quella cifra la vediamo tutti i giorni nelle attese al pronto soccorso, nelle strade piene di buche e ogni volta che per una qualsiasi ragione il popolo del “reddito fisso” si rivolge alla pubblica amministrazione. E’ come se gli agnellini volessero che fosse pasqua tutti i giorni.
E’ peggio della famosa sindrome di Stoccolma, quella che fa innamorare i rapiti dei propri carcerieri.
E io, tassato alla fonte fin dal mio primo giorno di lavoro, dovrei sentirmi in colpa perchè colgo la possibilità di risparmiare almeno l’IVA non esigendo la fattura dal medico o dall’idraulico? Quelli le tasse giuste non le pagheranno mai e non solo perchè evadono ma per legge, e io dovrei non solo calarmi i pantaloni davanti al fisco stupratore ma anche sorridergli e dargli qualche affettuoso bacetto?
Lo so che è sbagliato e che così facendo favorisco l’evasione ma prima di lapidarmi fatevi due conticini fatti bene.
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Mario Piazza