RISATE DAL MONTE CIMONE…

DI SALVATORE GRANATA

 

Siete comodi?
Avete finito di mangiare? No perché con la barzelletta che sto per raccontarvi, ci sono buone probabilità che possiate affogarvi o spruzzare con acqua, vino, coca-cola o birra – a seconda di quello che vi state “scolando” – un vostro parente o commensale più prossimo.
Dunque.
C’era una settimana fa, il cannolo scomposto in foto, che a Otto e mezzo aveva preconizzato la sconfitta di Alessandra Todde alle regionali in Sardegna, facendo le pulci alla coalizione formata dal M5s, dal Pd e da Avs.
Aveva detto così:
“L’unica frana che vedo è quella del centrosinistra. Io credo che siano quasi inesistenti per il centrosinistra le possibilità di vincere le elezioni”. Una sconfitta del centrodestra in Sardegna sarebbe una sconfitta per tutta la coalizione e per Giorgia Meloni”.
Aspè.
Lo so che fa già ridere. Anche se l’immagine del post non è da meno.
Perciò. Dopo 7 giorni, sempre il cannolo scomposto, sempre nella stessa trasmissione, è stato “quasi costretto” a rimangiarsi la sua profezia, poiché sappiamo tutti come è andata a finire.
Perché “quasi”? Perché nonostante la batosta vaticinata, Italo non è stato disposto ad ammettere la sconfitta del centrodestra, avventurandosi in un’incredibile epifania di pensieri poco sobri sui risultati, dando la colpa al candidato imposto da Giorgia meloni, paolo Truzzu:
“Non c’è stata nessuna sconfitta del centrodestra, le liste sono arrivate al 49%, quindi il centrodestra, anzi, ha vinto le elezioni in Sardegna. Non ha il presidente della Regione perché il candidato non è riuscito ad accogliere tutto il consenso del centrodestra e perché c’è stata soprattutto una frattura tra lui e l’elettorato della città che governa”.
E qui dovrebbe finire.
E invece no, perché a quel punto, l’ha prolungata la Gruber con fare provocatorio:
“Ma chi l’ha scelto?”.
Bocchino, già scomposto spesso da Di Battista a “Di Martedì”, incalzato dalla Lilly, nel tentativo di glissare, ovviamente non riconoscendo l’enorme tranvata precedentemente pronosticata, ha buttato la palla in tribuna alla “viva il parroco” e l’ha sparata definitiva:
“È facile dopo dire che Meloni ha sbagliato la sua scelta, non sappiamo il risultato di altre scelte alternative. Il tema è un altro, sia chiaro: il centrodestra ha vinto le elezioni in Sardegna, ma il candidato non si è rivelato capace di aggregare tutto l’elettorato del centrodestra”.
Fine.
Risate dal monte Cimone.
Per Bocchino ha vinto Gianfranco Fini in coalizione con Berlusconi e Almirante. Immenso nella sua incapacità d’intendere e di volere. Ma il giudice non dà il via libera per un ricovero coatto. Niente deviazioni: sconterà la pena “con formula piena”.
Alla prossima filastrocca. Passo e chiudo.