LETTERA AD UN DEPUTATO DELL’ASSEMBLEA SICILIANA

DI SALVATORE GRANATA

 

“Salve, signor Miccichè,
deputato dell’assemblea regionale siciliana. Mi perdoni, se non riesco ad affiancare il titolo di onorevole al suo cognome dopo le sue esternazioni riguardanti l’adeguamento Istat di voi deputati siciliani, perché in quel che ha detto c’è poco di onorevole. Mi chiamo Massimiliano Carollo, sono nato e vivo a Palermo. Sono un operaio metalmeccanico. Rispetto a tanti altri miei concittadini, sono fortunato perché ho un lavoro che mi permette, di vivere con una certa dignità, ma che non mi fa arrivare comunque comodamente a fine mese come succede a lei.
In molti, si sono focalizzati su parte del suo discorso, assurdo è offensivo nei confronti di chi vive a stento, cercando di paragonare, il suo aumento con quello di un’infermiera/e, un operaio/a, panettiere ecc… Io mi sono invece concentrato, come sicuramente qualche altra persone, su una parte del suo discorso che mi ha lasciato enormi interrogativi. Lei, ha palesemente dichiarato di non far parte della gente che ruba, sostenendo che lei ed altri suoi colleghi conoscete questi delinquenti.
Il quesito che mi è sorto è: visto i discorsi, che voi politici fate ad ogni ricorrenza, di anniversari di stragi e omicidi mafiosi e gli inviti che fate a noi siciliani ad abbattere l’omertà, perché lei non fa i nomi di chi ruba sopra le spalle degli onesti siciliani? Anzi, le dico, io che pago 29 euro al mese di addizionale regionale nella mia busta paga, pretendo che lei faccia i nomi e denunci queste persone, visto il ruolo che copre. Io continuerò a sopravvivere con il mio stipendio da operaio, le persone a cui toglierete il reddito, non so come faranno, lei continui ad arrivare comodamente a fine mese, anche se non ha uno yacht di proprietà, ma che comunque può permettersi di noleggiare. Ravvedetevi”.
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Queste sono le parole di Massimiliano, un operaio metalmeccanico con gli attributi, trascritte in una lettera indirizzata a Miccichè e ai colleghi dell’Ars che si sono aumentati lo stipendio di 900 euro lordi.
E che non hanno fatto nulla per cancellare la norma.
Tra i tanti il signor Cateno De Luca (che ha formato anche una lista nazionale prendendo due deputati, uno alla Camera e uno al Senato, per fare che? Boh), stravotato nel mio collegio (Enna-Messina) e avvantaggiato dal fatto che fosse sindaco uscente di Messina.
Non solo. L’indennità del sindaco successore della città, passerà da 5.400 a 14.200 euro entro il 2024 (nel 2022 sarà di 9.400 e nel 2023 di 11.400).
Se io oggi non sono alla Camera – penso di essere una persona normale, tranquilla, preparata (non con mezza laurea presa con i punti delle brioscine), sveglia e abbastanza intransigente, scevro da certi ambienti di potere – a bestemmiare, a portare la voce di chi mi segue, quella di Massimiliano, quella dei giovani e a dare una mano al Movimento e a Conte, è soprattutto per Scateno e per i siciliani che preferiscono, da anni, personaggi come lui.
Quindi grazie di cuore ai siciliani del mio collegio.
Per non avermi messo in difficoltà, guardando come va il Paese mi sento sollevato; per esservi riconfermati “pupi” e per essere rimasti sempre disinformati, votando chi alza la voce senza contenuti.
E voi, cari amici scusatemi, ma ogni tanto mi vado togliendo qualche sassolino dalla scarpa. E cerco di spiegare perché la politica è diversa da come viene raccontata in tv. Per questo ho sempre detto di essere un “morto che cammina”, non tutelato da nessuno, in una terra impossibile e con le difficoltà legate a una competizione particolare.