DI GIORGIO CREMASCHI
Tutti i palazzi festeggiano il grande accordo tra i governi europei a Bruxelles.
Da Meloni a Macron, da Scholz a Ursula von der Leyen, sono tutti uniti e felici di aver concesso un po’ di miliardi a Orban, che diventerà improvvisamente un limpido democratico, in cambio di tanti altri miliardi per continuare la guerra in Ucraina.
Ora i nazisti ungheresi, che si radunano ogni febbraio a Budapest per esaltare la guerra contro l’URSS e che sono all’origine dell’arresto dell’antifascista Ilaria Salis, potranno aspirare al titolo di eroi della libertà e di cultori di Kant come i loro camerati ucraini del battaglione Azov .
La UE è sempre più fondata sull’unione tra guerrafondai euroatlantici, liberisti amici di banche e multinazionali e fascisti più o meno riverniciati da democratici. Tutti assieme fanno sì che la UE sia sempre più nemica non solo degli agricoltori accolti a Bruxelles dagli idranti della polizia, ma dei popoli.
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