MATTARELLA, LE TIRANNIDI FASCISTE E IL DIRITTO DI OGNI POPOLO A UNO STATO

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Dalla redazione di REMOCONTRO –

«Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato»

«La storia della deportazione e dei campi di concentramento non può essere separata dalla storia delle tirannidi fasciste in Europa». Sergio Mattarella cita Primo Levi. Poi aggiunge di suo: «Non si deve mai dimenticare che l’Italia adottò durante il fascismo — in un clima di complessiva indifferenza — le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio. E che gli appartenenti alla Repubblica di Salò collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei, sulle quali mai dovremo far calare il velo del silenzio».

In prima fila la premier Giorgia Meloni, seduta accanto a Ignazio La Russa.

Mattarella conferma il sostegno italiano per la sicurezza dello Stato amico di Israele. Ribadisce l’angoscia per gli ostaggi nelle mani di Hamas. La stessa angoscia vale però per la popolazione di Gaza, «tante donne e bambini»«Una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio».

«Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno Stato».

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Articolo a firma REM, dalla redazione di

27 Gennaio 2024