TUTTI IN PIAZZA

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Interessante la manifestazione romana di ieri contro l’antisemitismo, tremila persone sotto la pioggia che non sono riuscito a capire cosa stessero davvero chiedendo.
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Provo a indovinare e la prima cosa che mi viene in mente è che giustamente protestassero contro il pregiudizio che vorrebbe tutti gli Ebrei avidi di denaro e chiusi al mondo esterno alla loro religione. Certo è seccante ma se così fosse mi aspetterei di vedere anche manifestazioni di siciliani tutti mafiosi o di veneti tutti ubriaconi o di africani tutti delinquenti. No, deve essere qualcos’altro.
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Forse protestavano per gli orrendi gesti che una sparuta minoranza di psicopatici italiani ogni tanto compie, perlopiù imbrattamenti e scritte sui muri e di tanto in tanto qualche confronto verbale per strada o sul web. Brutta roba, ma è ciò che capita normalmente a chi si identifica con una squadra, iuventini, omosessuali e via dicendo. Troppo poco per sentirsi perseguitati. No, non credo che si tratti neppure di questo.
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Rimane una terza ipotesi, e mi viene un atroce dubbio guardando la selva di bandiere israeliane che quelle persone sventolavano con orgoglio. Forse quelle persone non stavano protestando contro l’antisemitismo, forse stavano sostenendo la strage che Israele sta portando a termine a Gaza e in Cisgiordania e per volontà degli organizzatori stavano di nuovo sovrapponendo due concetti completamente diversi, l’antisemitismo e l’antisionismo.
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Io non amo le espressioni ridondanti ma se fosse vero che l’antisemitismo è il male assoluto esso condividerebbe il podio con il sionismo che è la sua immagine speculare. Un concetto molto semplice sul quale si può equivocare soltanto se si è molto ignoranti o molto in malafede.
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La mia completa solidarietà a quei pochissimi manifestanti che sventolavano la bandiera della Pace, ma come siano finiti in quella manifestazione per me rimane un mistero.