IL BLUFF

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tutti conoscono la mossa di poker nella quale si punta una grossa cifra per fingere di avere ottime carte, sperando che gli altri giocatori si spaventino e lascino la giocata.
A “Gioggia” il bluff era quasi riuscito e ci aveva fatto credere di essere intelligente, furba, preparata, coerente, sincera, pragmatica e persino di parlare bene l’inglese. Bravissima, peccato che lo scherzetto telefonico le abbia fatto cadere le carte di mano come a Paperino e che tutti abbiano visto che non aveva neppure una coppia.
Per non accorgersi che si trattava di uno scherzo bisognava essere stupidi e impreparati ma soprattutto occorreva essere pieni di sé fino a scoppiare, talmente vanitosi da fare dichiarazioni confidenziali a un perfetto sconosciuto con la patetica arroganza di chi da una posizione di immeritato potere si pavoneggia “Ora ti spiego io come stanno le cose”.
Della cialtroneria del suo staff che non ha saputo impedire che ciò avvenisse neppure voglio parlare, ormai credo sia chiaro a tutti che siamo governati dai soggettoni di “Scherzi a parte”. Forse più tardi la chiamo pure io per dirle con accento arabo pressappoco così: “Ciao Gio’, so’ Giggetto lo sceicco del Qatar… Dimme un po’, secondo te che ce devo fà co sti profughi?”
Io scherzo, ma per un monumento di presunzione e arroganza quale è la Meloni una botta così deve essere stata mille volte peggio delle cornazze di Giambruno. Chissà se si riprende…