L’ ASSOLUZIONE

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

L’ONU dichiara: “nella Striscia di Gaza non è più arrivata né una goccia d’acqua, né un chicco di grano, né un litro di carburante”.

La Corte Penale Internazionale ha già emesso un mandato di arresto nei confronti di Benjamin Netanyahu? No?
Eppure per Vladimir Putin la Corte è stata di una solerzia esemplare. Ricordiamolo. Nell’ambito delle indagini sulla situazione in Ucraina, in data 17 marzo 2023, la Pre-Trial Chamber II della Corte penale internazionale, ha emesso un mandato di arresto.
Gli illeciti contestati sono il crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle aree occupate dell’Ucraina alla Federazione Russa [articoli 8(2)(a)(vii) e 8(2)(b)(viii) dello Statuto di Roma].
Deportazione di bambini reato grave e odioso, nulla quaestio, sempre ammesso che sia vero.
Quello che invece è certo che i bombardamenti a tappeto su Gaza ordinati da Benjamin Netanyahu hanno già provocato un totale di 3.478 palestinesi uccisi, mentre altre 12.000 persone sono rimaste ferite.
ll 70% delle vittime dell’aggressione israeliana sono bambini, donne e anziani. Sotto le macerie ci sono ancora circa 1.300 persone, tra cui 600 bambini.
L’attacco all’ospedale battista ha provocato 471 persone uccise, 314 feriti, 28 di questi in condizioni critiche.
L’interruzione dell’acqua e il deterioramento del sistema fognario a Gaza stanno aumentando i rischi di diffusione di malattie trasmissibili nell’enclave assediata.
Come mai nessuno contempli l’ipotesi che il premier Benjamin Netanyahu venga condotto davanti alla Corte penale dell’Aja e processato per crimini di guerra?
La doppia verità e il doppio standard sono il fondamento morale degli stati occidentali, che hanno reagito con forza all’aggressione russa, ma hanno condonato gravi violazioni dei diritti umani altrove.
È sufficiente appartenere alla stessa banda. Vedi Erdogan.
“Doppio standard” tanto caro anche agli aderenti alla Repubblica dei Meloni.
Da un lato, porte spalancate per oltre 150 mila ucraini, dall’altro, giro di vite contro i salvataggi in mare nel Mediterraneo. Gli ucraini vanno aiutati e accolti, mentre siriani, afghani, kurdi, iracheni, africani, vanno respinti.
I palestinesi? Sono tutti di Hamas.