LE NAVI DELLA DISCORDIA

DI CLAUDIO KHALED SER

 

La Convenzione di Dublino é, come ha ricordato recentemente il Presidente Mattarella, un “patto preistorico” che non tiene conto dell’evolversi della situazione migratoria.
Il regolamento di Dublino determina lo Stato membro dell’Unione europea competente a esaminare una domanda di asilo o riconoscimento dello status di rifugiato.
Lo Stato membro, competente all’esame della domanda d’asilo é lo Stato in cui il richiedente asilo ha fatto il proprio ingresso nell’Unione europea, cioè: quando il richiedente ha varcato illegalmente, per via terrestre, marittima o aerea i confini, in provenienza da un paese terzo.
Quindi l’ Italia, essendo il primo Paese d’approdo, é tenuta a svolgere TUTTE le procedure previste dal Trattato, una mole di lavoro enorme che spesso non offre al rifugiato la possibilità di documentare in modo efficace la sua posizione, trattenendolo nelle strutture di prima accoglienza.
Ma siamo sicuri che sia l’Italia il primo Paese europeo d’approdo ?
Vi ricordo che una nave, un aereo o comunque qualsiasi altro mezzo, “battente bandiera” é considerato territorio di quello Stato.
Quindi una nave con bandiera francese, é Francia, così come un’altra con bandiera tedesca é Germania.
Conseguentemente, i Migranti soccorsi in mare che vengono salvati da una nave battente bandiera tedesca, entrano in Europa dalla Germania e non dall’Italia dove la nave attracca successivamente in porto.
In disprezzo di questa semplice affermazione, la Germania ritiene che non sia la nave (tedesca) ma il porto (italiano) il luogo di primo approdo.
Ed é chiaramente un controsenso.
Se siamo obbligati a rispettare la Convenzione, allora sarà meglio affermare con forza questo principio.
Nello stesso tempo, teniamo a mente i numeri, che sono importanti per non fare guerre senza senso.
I Migranti soccorsi dalle navi Ong. battenti bandiera diversa da quella italiana, sono il 4% degli arrivi.
Il 28% sono arrivati autonomamente sulle coste italiane con barche & barchini.
Il 68% salvati dalla Guardia Costiera italiana.
Nel 2023 sono stati 3.777, su 133.650, i migranti salvati in mare da navi Ong. straniere, nei primi 7 mesi dell’anno.
Tutto questo casino per un misero 4% ?
Ma non avete proprio un “pisello” da fare di più importante?