VORREI SCRIVERE NEL GIORNALE DI MINZOLINI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Chiedo formalmente al direttore Minzolini di poter accedere all’élite dei giornalisti cervelloni che sul governo redigono pezzi dai contenuti aurei.

Al contrario di quanto scrive Francesco Curridori, il quale sostiene che a Sx è vietato applaudire Meloni- la quale prima di riconoscere qualcosa alla Sx si farebbe tagliare mani e piedi per non rischiare – mi dichiaro più che disponibile ad applaudire Meloni sia a comando che spontaneamente. Perché non dovrei elogiare a 10mila hertz, se possono bastare, il camaleontismo intellettuale o melonismo stridente che ha contraddistinto una metamorfosi politica unica e stupefacente. L’applauso entusiasta è d’obbligo per una tetra becchina che con disciplina cameratesca ha incenerito la Dx popolare poi deposta nell’urna irreperibile e leggendaria per fedeli sgomenti.
Tutti questi tra applausi scroscianti si domandano se casomai la Meloni del governo sia una controfigura della sovranista rottamata da Washington e Bruxelles.
Perché non dovrei applaudire il decisionismo con cui Meloni, mentre a Kiev festeggiavano la morte di Berlusconi augurandogli di marcire all’infermo, ordinava lutto nazionale e una settimana di interruzione dei lavori parlamentari.
E’ un reato ignorare questa Meloni acrobatica pur nella rigidità dei suoi silenzi contriti per le gaffes di ministri indecenti e il compagno che se smettesse di offrire consigli non richiesti farebbe un prezioso favore a sé e a chi goffamente lo difende con argomenti degni della caverne primitive più occulte .
Ma tutto questo è troppo poco e in realtà non mi scoraggia anzi mi spinge ad ammirare, tanto per fare un esempio, i tentativi di riforma della giustizia o peduncolo operativo del mafioso senza cellulare.
Mi abbagliano pertanto i conflitti tra i poteri dello stato e il serpeggiante berlusconismo peloso che sguaina alla bisogna la Meloni.
Mi affascina il grandioso Paolo Armaroli e la sua acuta riflessione sul presidenzialismo in fase di elaborazione nella mente cristallina di Elisabetta Alberti Casellati, ex aerodinamico presidente del senato oggi ministro delle riforme.
L’ammirevole Armaroli definisce intelligenze sprecate coloro che sollevano accezioni sul presidenzialismo, ed è sorprendentemente profondo l’argomento che boccia l’analisi dei miseri Gaetano Azzariti e Michele Ainis: i due intellettuali sono solo pervasi dell’invidia. Spinti dal pregiudizio osteggiano il presidenzialismo proposto dalla Dx con argomenti risibili solo perché il presidenzialismo non è proposto dal Pd o dal Movimento, ecco tutto. Ergo o la si pensa come Armaroli oppure non si è abbastanza intelligenti.
Per fortuna gli intellettuali di Dx lamentano il pregiudizio ideologico della Sx!
Signore e signori, dobbiamo dirlo, solo quella del Giornale è davvero analisi politica su cui spellarsi le mani e complimentarsi. Tuttavia su un piano più terrestre e meno tragicamente filosofico vorrei essere accolto sotto l’ala di Minzolini per poter gridare che il -0,4 % di decrescita economica, risponde perfettamente alle aspettative di una premier che si era dichiarata pronta a governare. Purtroppo senza chiarire agli elettori che per questa ineffabile Dx governare significa ridurre il paese in poltiglia come accadde ai tempi del fu Silvio Berlusconi.