A MIO PADRE

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

A MIO PADRE

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Cercavo comprensione
ma senza parlarti
o spiegarti chi fossi.
Da te rupe con in cima le rose
io nuraghe tra foglie spinose.
Io senza attrezzi per scalare
tu con forbici per potare.
Troppo facile giudicarti
dall’alto di pile di libri
tutti avuti da te.
Mi volevi colto
lo ero? Lo sono? Ma che importa…
Chi sono ora è la scoperta:
su più di qualcosa
ti darei ragione
Non ci crederesti!
Ho commesso un errore clamoroso
il tempo non andrà a ritroso.