KAIS SAYED, IL PRESIDENTE

DI CLAUDIO KHALED SER

 

La Bestia Ignorante parla sempre.

Mai una volta che, in un rigurgito di pudore, stia zitta e rifletta prima d’aprire bocca.
Imperterrita snocciola opinioni basandosi sul “sentito dire” senza aver mai toccato con mano l’acqua della verità.
Esprime giudizi, critica, assolve e condanna, senza aver mai vissuto, in prima persona, i fatti che narra.
La moda corrente é quella di definire il Presidente tunisino Sayed come un novello dittatore che rifiuta di riconoscere ogni pensiero diverso dal suo.
E per avvalorare questa strampalata opinione, racconta di Parlamento chiuso, di Costituzione stracciata, di arresti e condanne comminate agli oppositori.
Naturalmente, per far più presa sul pubblico pagante, si offre lo spettacolo di madri e figlia morte nel deserto e di Migranti sepolti nella sabbia.
Niente “tira” di più della disumanità.
Considerare Sayed un dittatore é come chiamare macellaio un chirurgo che taglia una gamba in cancrena.
Mettete in ordine il cervello prima di parlare.
Il Parlamento é stato chiuso perché era un’alcova di corrotti che si spartivano il potere in base ad accordi personali.
Non c’era opposizione dato che tutti erano sempre d’accordo su tutto, bastava dare in cambio di avere.
Tiravano le fila di questo turpe commercio gli eletti di Ennadha, il partito filo islamico guidato da Gannouchi e sovvenzionato dal Qatar.
La compravendita di voti era all’ordine del giorno e tutti facevano il proprio interesse infischiandosene del Popolo.
La Costituzione era frutto di questi accordi.
Molti punti sono stati mantenuti nella nuova (rivista e corretta) altri cancellati come per esempio l’immunità parlamentare che garantiva la corruzione.
Molte Leggi, in particolare quelle che impedivano la visione dei rendiconti bancari degli indagati per truffa, sono state cancellate.
I Giudici che in combutta con i malavitosi, assicuravano l’assoluzione dei crimini, sono stati rimossi e molti di loro, processati e condannati.
I giornalisti colpevoli di diffondere a tutto spiano notizie false per creare malcontento e attentare alla sicurezza dello Stato, sono stati spediti in galera.
Non é una limitazione del Diritto di Stampa, ma assicurare alla Giustizia i mentitori seriali sovvenzionati da Ennadha e sempre dal Qatar.
Questione Migranti.
La Tunisia (come la Libia e l’Algeria) é un Paese di transito.
Nessun Profugo intende restarci, tutti vogliono partire verso l’Europa.
Ma Voi non li volete, nonostante siate responsabili della loro fuga.
La Tunisia non può accoglierli, non ha i mezzi, i soldi e soprattutto la voglia come Voi.
Quindi vengono respinti verso le frontiere d’accesso.
Come fanno da sempre gli algerini, i marocchini e i libici.
Ma Sayed é razzista secondo il vostro pensiero.
Gli altri NO, gli altri possono farlo.
La Tunisia se li deve tenere.
Vi rendete conto che é un discorso del cacchio?
E comunque non vengono “abbandonati nel deserto” ma accompagnati ai confini dove esistono strutture in grado di fornire aiuto.
Ed io lo so perché ci sono stato, ci ho lavorato offrendo il mio piccolo contributo.
Io non sono stato dietro una scrivania di un giornale o di una Tv a sparare cavolate.
Né tanto meno ho divulgato fotografie fatte col photoshop da inesistenti reporter sul luogo del “delitto”.
Ultima considerazione.
Sayed ha rifiutato il prestito del FMI perché vincolato a provvedimenti assurdi che avrebbero ancor più penalizzato il Popolo tunisino.
Voi la chiamate arroganza, Noi la chiamiamo intelligenza.
Quindi, prima di parlare, levate il sedere dalla sedia e venite qui, ascoltate il Popolo, quello che pensa e che dice.
Guardatevi intorno.
Poi scrivete.