POTERI SPECIALI

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

Estate. Quattro anni fa. Ricordate.

“Coso” voleva per se i pieni poteri.
.
«Chiedo agli italiani, se ne hanno voglia, di darmi pieni poteri per fare quello che abbiamo promesso di fare fino in fondo senza rallentamenti e senza palle al piede. Siamo in democrazia, chi sceglie Salvini sa cosa sceglie».
.
Noi ci ridiamo sopra, ma quella richiesta farsesca aveva dei precedenti che la dicono lunga sulla natura di questo soggetto.
La richiesta di pieni poteri infatti non può non evocare il “discorso del bivacco” pronunciato dal “puzzone” nel 1922 che aprì la strada al fascismo.
O dieci anni dopo il “decreto dei pieni poteri” adottato dal parlamento tedesco che determinò l’avvio alla dittatura nazista.
Certo Salvini è una caricatura di quei due criminali sociopatici, ma la carica eversiva di quella richiesta non va sottovalutata soprattutto oggi che ha le mani libere di fare e disfare a suo piacimento.
L’errore più grave è quello di considerare questa gente solo e soltanto come una banda di inadeguati.
Oggi gli hanno regalato il giocarello del ponte, e domani?
.
Occhio.