IL VALORE DEI SOLDI

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tanti o pochi che siano i quattrini che ci entrano in casa o che abbiamo avuto la fortuna di poter risparmiare valgono sempre di meno a causa dell’inflazione, una sanguisuga su cui non abbiamo nessun controllo. Tutto ciò che possiamo fare è mugugnare, come se si trattasse di un ingorgo del traffico o delle stramaledette zanzare.
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Un’altra bella fetta delle nostre finanze se la portano via le tasse. Nessuno è felice di pagarle ma chi più e chi meno tutti ci rendiamo conto che sono indispensabili per tenere in piedi i servizi (pessimi) di cui ancora disponiamo come le scuole, gli ospedali, la pubblica sicurezza eccetera. In pratica affidiamo una parte dei nostri introiti a qualcuno che li spenderà al posto nostro ma se quel qualcuno li spende male, li ruba o li butta letteralmente nel cesso di nuovo tutto ciò che possiamo fare è mugugnare.
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C’è un terzo salasso, forse più pesante dei due precedenti messi assieme, che i nostri averi subiscono quotidianamente. Su di esso potremmo finalmente intervenire direttamente ma per abitudine o per pigrizia accettiamo anche quello con il solito inutile mugugno: Ogni giorno paghiamo con soldi buoni una quantità insopportabile di prodotti e servizi di merda.
Il caffè fa schifo? Pazienza, è soltanto 1 Euro e forse il prossimo sarà migliore.
La mortadella sottovuoto puzza di gatto morto? Evvabbè, per 3 Euro che vuoi pretendere.
Gli spogliatoi della palestra sono sporchi? Tanto sono tutte così.
In quel ristorante abbiamo mangiato uno schifo? Non ci torneremo più ma intanto paghiamo il conto.
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E’ così che diamo la nostra benedizione al degrado ed è per questo che andrà sempre peggio, eppure basterebbe una sola settimana di protesta generalizzata per cambiare le cose:
Il tuo prodotto fa schifo e io non ti pago!