ORA E’ UFFICIALE: L’IRAN ENTRA NELL’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE DI SHANGHAI

DI GIULIO CHINAPPI

REDAZIONE

 

 

Il 4 luglio ha avuto luogo il meeting virtuale dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) che ha segnato l’ingresso ufficiale dell’Iran nell’organismo multilaterale.

L’Iran entra ufficialmente nell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai

Martedì 4 luglio, i leader dei Paesi membri dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) hanno partecipato a una riunione virtuale ospitata dall’India e presieduta dal primo ministro di quel Paese, Narendra Modi.

Tra le principali decisioni prese, quella che ha riscosso maggior eco mediatica è certamente l’ingresso ufficiale dell’Iran nell’organismo multilaterale, che ora conta nove Stati membri (Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, India, Pakistan e ora Iran). Al vertice hanno inoltre partecipato i rappresentanti di due Paesi osservatori, Bielorussia e Mongolia, un Paese ospite, il Turkmenistan, e i rappresentanti di numerose organizzazioni internazionali.

Aprendo il vertice, il primo ministro indiano Narendra Modi ha affermato che i Paesi membri dovrebbero adottare misure decisive per combattere il terrorismo e rafforzare la cooperazione nella lotta contro il finanziamento del terrorismo: “Non importa quale forma assuma il terrorismo, dobbiamo combatterlo insieme. Dovrebbero essere prese misure dure e decisive per combattere questo flagello“, ha sottolineato. “Dobbiamo rafforzare la cooperazione per fermare il finanziamento del terrorismo“. Secondo il primo ministro indiano, “alcuni Paesi usano il terrorismo transfrontaliero come strumento politico e forniscono rifugio ai terroristi“. Il primo ministro indiano ha inoltre annunciato che una dichiarazione congiunta sulla lotta al terrorismo sarà adottata al vertice di Nuova Delhi della SCO.

Un altro importante argomento della riunione è stato quello della situazione in Afghanistan, Paese che confina con diversi Stati membri della SCO. Secondo il presidente cinese Xi Jinping, inoltre, la SCO dovrebbe contrastare le rivoluzioni colorate e l’ingerenza delle forze esterne negli affari dei Paesi della regione: “È necessario elaborare autonomamente una politica estera basata sugli interessi comuni e a lungo termine della nostra regione“, ha affermato il leader della Repubblica Popolare Cinese. “È necessario rimanere vigili sui tentativi dall’esterno di fomentare una nuova guerra fredda e provocare uno scontro basato sui blocchi nella nostra regione, fermamente opporsi ai tentativi esterni di ingerenza e di istigare rivoluzioni colorate con qualsiasi pretesto“.

Xi Jinping ha esortato gli Stati membri della SCO a “tenere fermamente nelle loro mani il destino del proprio sviluppo e prosperità“. Il leader cinese ha anche sottolineato la necessità di mantenere la pace nella regione per il bene della sicurezza comune. “La Cina è pronta ad attuare congiuntamente con tutti i Paesi l’iniziativa di sicurezza globale, promuovere l’appianamento dei disaccordi e delle contraddizioni attraverso il dialogo e le consultazioni, contribuire alla risoluzione politica dei pressanti problemi internazionali e regionali nell’interesse del rafforzamento della sicurezza nella regione“, ha concluso il presidente cinese.

Il presidente russo Vladimir Putin ha portato all’attenzione dei partecipanti anche la questione della crisi ucraina e della guerra ibrida che i Paesi occidentali stanno conducendo da tempo contro Mosca: “In effetti, è in corso una guerra ibrida contro di noi, che comporta sanzioni illegali contro la Russia di dimensioni senza precedenti“, ha affermato Putin. “Vorrei sottolineare che la Russia ha contrastato e continuerà a contrastare con fiducia pressioni esterne, sanzioni e incitamenti provocatori“. Putin ha aggiunto che, da tempo, le forze esterne hanno condotto un progetto volto a trasformare l’Ucraina in “uno Stato ostile, anti-russo“: “Per otto anni, l’hanno riempita di armi, hanno condonato l’aggressione contro la pacifica popolazione del Donbass e hanno chiuso un occhio sulla propagazione forzata delle idee neonaziste. E tutto questo è stato fatto per mettere la sicurezza della Russia sotto minaccia e mettere un freno allo sviluppo del nostro Paese“, ha sottolineato Putin.

Come detto, il vertice virtuale del 4 luglio ha segnato l’ingresso ufficiale dell’Iran nella SCO. A tal proposito, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha ringraziato il primo ministro indiano Narendra Modi per l’organizzazione del vertice virtuale e gli altri Paesi membri per aver sostenuto l’ingresso della Repubblica Islamica nell’organizzazione. “Siamo pronti a contribuire allo sviluppo dei corridoi di transito in collaborazione con i Paesi della regione“, ha annunciato Raisi. “È particolarmente importante menzionare la cooperazione con la Russia sulla questione della creazione di un corridoio ferroviario nella nostra regione, che garantirà il normale funzionamento delle catene di approvvigionamento e faciliterà l’accesso delle merci ai mercati globali“.

Secondo Raisi, l’ingresso nella SCO consentirà alla Repubblica Islamica di raggiungere la prosperità economica a lungo termine. “La SCO è un’organizzazione giovane con un grande potenziale, che sta aprendo la strada allo sviluppo della cooperazione politica ed economica tra i Paesi membri. Questo è importante per l’Iran. Riteniamo che l’adesione a questa organizzazione fornirebbe all’Iran un’opportunità di sviluppo economico a lungo termine sviluppo“, ha detto il presidente. Raisi ha inoltre espresso la fiducia che l’ammissione dell’Iran alla SCO creerà una “piattaforma per garantire la sicurezza collettiva“.

Raisi ha anche esortato i Paesi membri ad abbandonare l’uso del dollaro come valuta di scambio internazionale, al fine di contrastare l’egemonia occidentale e di creare un proprio sistema economico indipendente.

Dopo l’Iran, il prossimo Paese ad entrare ufficialmente nella SCO potrebbe essere la Bielorussia, che, come detto in precedenza, gode attualmente dello status di osservatore. “La Russia sostiene il completamento più rapido possibile del processo di adesione della Repubblica di Bielorussia alla SCO“, ha annunciato Putin, principale sponsor dell’adesione di Minsk alla SCO. “Siamo certi che l’adesione della Bielorussia, partner strategico e alleato più stretto della Russia, avrà un impatto positivo sulle attività dell’organizzazione“. Anche il presidente bielorusso Aljaksandr Lukašėnka, reduce dalle celebrazioni per la festa nazionale del 3 luglio, ha affermato che si augura che il suo Paese venga ammesso al più presto all’interno dell’organizzazione.

 

Articolo di Giulio Chinappi da:

6 Luglio 2023