MA PORCA MISERIA…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

L’ascesa di Giorgia Meloni a Palazzo (Chigi o Venezia non fa differenza) per come la vedo io ha reso l’Italia un posto peggiore sotto ogni punto di vista, e non era un’impresa facile.

Più ingiusta, più fragile, più ipocrita, più ridicola, più ignorante, più grossolana, più violenta e più infelice. Per tutti, anche per quelli che hanno cose più importanti a cui pensare e che non ci faranno caso fino a quando non ci sbatteranno il muso personalmente.
Per tutti, tranne quella piccola fetta di popolazione che ha sostituito elementari valori sociali e civili con la cafonaggine più arrogante, quella che annovera tra i suoi “maitre a penser” autentiche colonne del pensiero debole come Briatore, Santanchè, La Russa o Barbareschi.
Eppure in questo frullato di nequizie un piccolo vantaggio lo avevo avuto persino io che sarei pronto a donare vari organi non vitali se servisse a porre fine a questo incubo.
Avendo la Meloni come dirimpettaia, e quando dico dirimpettaia intendo che se Giorgia si fosse buttata dalla finestra sarebbe finita nel mio giardino, la mia abitazione romana era diventata il posto più sorvegliato e sicuro d’Italia e il viavai di scorte, pattuglie e auto blu era un piccolo prezzo da pagare per un vantaggio così importante.
E niente, qualche giorno fa Giorgia ha traslocato. Non posso dirvi dove si è trasferita per non violare la sua privacy ma con lei se ne è andato anche l’unico vantaggio che persino una zecca rossa come me aveva potuto ottenere da questa catastrofe.