УКРАЇНА

DI MARIO PIAZZA

 

L’etimologia della parola “Ucraina” segna da sola il proprio destino. Significa terra di confine, periferia, vicina al margine. Rimane da capire di quale periferia stiamo parlando, il margine dell’Europa o quello della Russia?
Devo dirlo, a costo di giocarmi la vostra stima e la vostra amicizia.
La mia idea di Europa non comprende l’Ucraina, ma neppure tutti quei Paesi che tra il 2004 e il 2007 hanno spostato il baricentro socio-economico-culturale dell’Europa di molte centinaia di chilometri verso Est includendo Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lettonia, Estonia, Lituania, Bulgaria e Romania.
Non mi importa dei parametri di Maastricht e di quali altri criteri siano stati aggiunti successivamente, nella mia mente l’Europa non è un supermercato che apre nuovi reparti ma invece una già fin troppo vaga idea di fratellanza.
Non è colpa di nessuno e non c’è un meglio o un peggio ma è difficile immaginarsi fratelli quando le nostre madri non potrebbero essere più diverse, noi figli della Rivoluzione Francese e loro di quella Russa.