E ADESSO VEDIAMO LA GUERRA IN STAZIONE

DI GIORGIO CREMASCHI

GIORGIO crEMASCHI

 

Hanno attraversato tutte le stazioni del Nord Est e in tanti hanno fatto e diffuso foto con commenti attoniti e allarmati.

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Qui sopra la tradotta a Treviso.

Alla fine alla stazione di Udine se ne è accorto anche il Corriere della Sera, che ha pubblicato i video dei cittadini che vanno in stazione e trovano la spedizione di armi.
Sì, queste sono le interminabili, angoscianti, tradotte di cannoni, obici per la precisione, corazzati che vanno al fronte in Ucraina.
Sì per la prima volta si è potuto assistere nelle nostre città ad una scena di guerra, che giustamente ha prodotto stupore, poi allarme, poi paura.
Sì l’Italia è in guerra, nonostante lo nascondano i mentitori del governo e della finta opposizione che con il governo vota l’invio delle armi in guerra.
Sì la guerra si avvicina a casa nostra sempre di più, man mano che le nostre armi sempre di più vanno lì.
Il palazzo politico ed i mass media addormentano l’opinione pubblica, poi una parte di essa di sveglia improvvisamente di fronte ad un treno irto di cannoni , e il sonno diventa incubo reale.
Sì , l’Italia è in guerra, in violazione sfacciata della Costituzione, come mostrano immagini che non si vedevano nelle nostre stazioni dal 1945.
E questa guerra viene continuamente alimentata, fatta crescere e alla fine diventerà una terza guerra mondiale completa. Allora tanti altri treni e orrori attraverseranno le nostre stazioni e le nostre città.
Diffondiamo queste immagini, è la guerra, dobbiamo fermarla.