LA GUERRA FA SCHIFO

DI ALFREDO FACCHINI

Alfredo Facchini

 

La guerra è atroce. Sempre e ovunque.

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Chi la fa non indossa i guanti bianchi. Russi, ucraini, Wagner, Azov uccidono.
Quello fanno, quello devono fare. Dalla mattina alla sera. No, non c’è chi fa più schifo. Puoi essere aggressore o aggredito.
L’unico credo è ammazzare il nemico.
Ho sotto gli occhi un vecchio ritaglio di giornale che ho conservato perché immortala, come meglio non si potrebbe, la metamorfosi dell’uomo che si fa soldato. Una storia odiosa. Una delle mille che insudiciano un conflitto armato. Dove la patina della civiltà svanisce.
E’ un articolo del “Guardian” del 2010.
L’inviato di guerra in Afghanistan, Chris McGreal, racconta di un commandos di dodici soldati americani accusati di aver ucciso dei civili afgani sparando a caso, per divertimento e raccolto le loro dita come trofei. Come in un videogame splatter.
Il luogo dei misfatti è Kandahar, nel sud del paese. Lo squadrone della morte apparteneva alla brigata di fanteria Stryker. Il “kill team” dopo aver premuto il grilletto raccoglieva le dita delle vittime come souvenir.
Le vittime: contadini afgani poverissimi che vivevano senza elettricità e acqua corrente.
Intendiamoci basterebbe sfogliare il materiale coraggiosamente svelato da Julian Assange per ricacciare nella gola tutta la retorica sulla guerre umanitarie firmate dall’Occidente.
Ad ascoltare questi sepolcri imbiancati sembrerebbe che ci sia un prima e dopo Bucha.
L’unica cosa certa è che quella strada è intrisa di morte. Come tutte le strade dove è passata la guerra.
L’unica cosa certa che “tutta la propaganda di guerra, tutte le urla, le bugie e l’odio provengono invariabilmente da persone che non combattono”. [George Orwell]
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L’unica cosa certa è che la guerra fa schifo. Sempre.