IL POLLICE OPPONIBILE

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Tra le varie teorie che spiegano il dominio dell’uomo su tutti gli altri animali del pianeta la più convincente è quella del pollice opponibile, comune a tutti i primati e persino a qualche rettile ma che soltanto nell’uomo raggiunge la precisione necessaria per utilizzare strumenti sofisticatissimi e non limitata a reggere un germoglio di bambù come fanno i panda.
Due muscoletti e un ossicino grandi come una moneta modificatisi qualche milione di anni fa hanno dato il via a tutte le altre capacità cerebrali che ci rendono diversi e superiori, prima tra tutte la nostra abilità nel prevedere il futuro utilizzando il pensiero e non soltanto gli occhi, il naso e le orecchie come fanno tutti gli altri animali.
Osservando ciò che sta accadendo nel mondo, la guerra in corso in Ucraina, quella imminente a Taiwan, gli esodi biblici dall’Asia e dall’Africa, lo stravolgimento climatico e la sistematica distruzione delle risorse causata dall’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque, dovremmo concludere che le nostre capacità di previsione siano andate letteralmente a puttane e che tra non molto chi sopravvivrà si ritroverà seduto su un ramo a ciucciare bastoncini di bambù e germogli di eucalipto proprio come il nostro amico panda.