GIORGIA MELONI L’ANTIGENIO

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Uno dei leitmotiv che hanno governato l’informazione durante il premierato di Giuseppe Conte era l’incapacità pentastellata di produrre leggi scritte “ bene”.

Nei giornali, tutti allineati contro i Movimento dati gli editori che li controllano, si leggevano falsità di svariata gravità e natura, leggi scritte coi piedi, i grillini non capiscono nulla, populisti, la rovina dell’Italia e altre amenità. In realtà si trattava della rovina, solo momentanea purtroppo, delle aspirazioni di una classe dirigente viziatissima, autolegittimata, egoriferita ed estremamente tossica per il paese.
Che i Grillini governassero con altre forze politiche era un dato irrilevante e ancora oggi il target principale del governo è demolire ogni risultato pentastellato per tornare alla repubblica dell’ elite e mafia privilegiate. Restaurazione cominciata con Mario Draghi come testimonia la storia recentissima.
Oggi l’informazione svolge un altro compito, per lo più quello di ammorbidire fino a far scomparire lacune ciclopiche e gaffes di un governo fin ora allucinante come mai prima d’ora. Ma la mia è un opinione, si dimostri il contrario.
Meloni, la sovranista populista anti Europa, anti tutto in generale e quindi, migranti da schiantare esclusi, anti nulla in particolare, si è rivelata la fake più clamorosa del XXI° secolo politico italiano. Filoamericana, europeista, guerrafondaia, sovranista immemore e chiacchierona, teatrante sperticata, lobbista e armaiola come nessuna, ha rincorso le poltrone che criticava agli avversari, e assisa come la regina della zuppa di scorfano si è letteralmente capovolta con numeri da straordinaria contorsionista mondiale.
Il governo Meloni è, per conto mio naturalmente, definitivamente la rappresentazione accademica dell’incapacità piramidale e l’esempio principe sta nell’esito rocambolesco della crociata psicotica contro il RdC.
Ma andiamo al punto: nella fretta di demolire la misura l’esecutivo Meloni mostra un’evidenza tragicomica: di leggi non ci capisce granché o forse ci capisce, e allora dà una mano ai delinquenti contro cui si è sempre scagliata la Dx.
Infatti, secondo un’ interrogazione presentata da undici deputati Dem al ministro della giustizia iniqua Carlo Nordio, nella sgargiante legge di bilancio a firma Meloni sono scomparsi i primi 13 articoli del decreto legge numero 4 del 2019 che regolava l’accesso al Reddito di cittadinanza. Tra questi c’è l’articolo 7, che definisce il reato di indebita appropriazione del Reddito.
Perciò la Meloni non solo ha eliminato il Rdc ma tutti i reati commessi da coloro che se ne sono illegalmente appropriati; e chi sono questi? Gli spacciatori, i boss mafiosi, i drogati e gli extracomunitari che grazie alle pluri-segnalate incompetenze grilline usufruivano illecitamente del Rdc.
Quindi possiamo dirlo: il governo Meloni aiuta coloro che “sfruttano lo Stato alla faccia dei cittadini che pagano le tasse e si alzano alle 5 del mattino per andare a lavorare”, così parlarono Zaragiorgia e Zaramatteo.
Un contrappasso dantesco perfetto, cioè la GDF smaschera i reati ma niente paura, grazie a Giorgia, Zorra italica, nessuno sarà punito. Allegria dunque, col governo di capaci e dell’ordine, finalmente evasioni con le lenzuola e ladroni super tutelati.
Credete sia uno scherzo?
No signori, la stampa non ne parla ma per cogliere in fallo Meloncina basta come in questo caso spulciare le norme assurde scritte dal suo bel governo di centurioni di cartapecora: se una legge abroga un reato considerato tale dalla legge precedente e vigente al tempo in cui fu commesso, si applica il principio del “favor rei”, sconosciuto evidentemente a chi legifera attualmente.
In pratica con l’abrogazione i reati scompaiono nel nulla: se un cittadino truffa lo Stato per ottenere indebitamente i soldi del Rdc, non è più punibile perché quel reato non esiste più secondo la legge.
Meglio ancora: se c’è stato un processo la pena non può più essere eseguita a le condanna va revocata, anche se definitiva.
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Giorgia Meloni? Dai è un genio, letteralmente!