DI LIDANO GRASSUCCI
Voi critici, voi personaggi austeri
militanti severi, chiedo scusa a vossìa
però non ho mai detto che a canzoni
si fan rivoluzioni, si possa far poesia
Francesco Guccini, L’avvelenata
Toccame Cicco, Cicco me tocca
Era un modo di dire per definire chi provoca le condizioni per parlare di se stesso facendo finta che sono gli altri a volerlo fare.
Sanremo è un contenitore di “comunicazione” ma non di politica, di costume, sociale ma commerciale. Cominci con il phon con cui la diva in erba si concia per la sera, passi per due chiacchiere dentro da un’auto con gli occhi a mandorla, l’industria italiana è quella di stato con il cavallino a sette zampe, Plenitude. Si affaccia dal palco il corrispondente che si assicura “generalmente” per non cadere. Poi ci sono gli abiti di quelli che fanno gli abiti, i discografici che fanno i dischi i calzolai per le scarpe, i borsaioli per le borse e… i baci per chi bacia ma nella nave che fa crociere, con i fiori che sono a chilometri zero lì, a centinai di chilometri qui.
La politica? Deve far finta di crederci e dice di cose di cui nessuno ha interesse, perché tutti la vogliono vedere la vita vissuta e non “preoccupata”. E’ spettacolo ragazzi
Sono solo canzonette!
Non mettetemi alle strette
Sono s-, sono s-, sono solo canzonette
Sono solo canzonette
Come cantava Edoardo Bennato, quando il canto lo capivo anche io.
I politici lanciano anatemi contro baci e fiori buttati, ma è come andare dentro della palla da biliardo.
Il risultato? A Sanremo il consenso (gli ascolti) è stato del 67%, alle elezioni in Regione a votare erano stati ieri poco più di uno 4 degli aventi diritto la volta precedente erano stati due volte e mezzo di più. Festival pieno urne vuote. Ma forse bisognerebbe capire e non giudicare.
Dei baci, io non li farei in pubblico, ma nessuno è morto di baci tanti di seriose osservazioni su come si vive senza baci.
E se per strada chiedi: ma chi hai votato, da ste parti ti dicono Ariete.
Articolo di Lidano Grassucci da
13 Febbraio 2023
