DI CLAUDIO KHALED SER
Bastavano pochi millimetri più su e l’arteria femorale frantumata dai colpi di pistola, avrebbe provocato la morte di Roberto Adinolfi sul marciapiede davanti a casa.
Bastavano pochi minuti in più e la seconda bomba piazzata davanti alla Scuola Allievi di Fossano, avrebbe causato una strage.
Non c’é stato omicidio e non c’é stata strage solo per puro caso.
Non parlo di Alfredo Cospito come leader Anarchico,
Parlo di Alfredo Cospito come criminale.
Non entro nel merito delle sue idee politiche, ma delle sue azioni violente, dei suoi tentativi di uccidere che solo il caso ha sventato.
Provate pena per lui ?
Cosa ne dite di Adinolfi che cammina zoppo appoggiandosi ad una stampella e che per tutta la vita si porterà addosso il dolore di una pallottola che gli frantuma il ginocchio ?
Cosa ne dite di quei ragazzi che solo per caso non sono rimasti dilaniati da una bomba piazzata con feroce determinazione in attesa di fare più vittime possibili ?
Ritenete forse che una presunta matrice politica possa giustificare tali crimini ?
Alfredo Cospito é un criminale.
E’ in carcere e ci deve restare.
E’ in 41 bis perché continua ad incitare i suoi amici a “combattere” con ogni mezzo la Democrazia del nostro Paese.
Alfredo Cospito é un terrorista, non una vittima.
Come quelli che mettono le bombe sui treni.
Come quelli che mettono le bombe nelle Stazioni.
Come quelli che mettono le bombe nelle Banche.
Fa lo sciopero della fame?
Una sua scelta, come quella di piazzare bombe.
Vuole morire da “eroe”?
Forse, ma per me, morirà da codardo criminale, morirà pur non essendo riuscito ad essere nemmeno un assassino.
Cosa che avrebbe voluto.
Riservate la vostra pietà alle vittime e non ai carnefici.