NIENTE, NON CE LA FANNO

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Senza odio, rancore e nemici, non esistono.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, persone in piedi e il seguente testo "servito faidate diesel 2 diesel 2 242 242"

Prima i migranti.
Poi i ragazzi che fanno sesso in campagna, con la musica a tutto volume e qualche spinello. Forse sballati, forse di più. Ma veramente ci inquietano tanto?
I percettori di Reddito di Cittadinanza, gli “occupabili”. Rimuovendo dal vocabolario la parola “disoccupati”, perché lo sono per scelta propria, secondo il nuovo breviario tratto dagli “appunti di Giorgia”.
Poi la BCE. Christine Lagarde.
Adesso i distributori di benzina.
Sono loro i nuovi nemici.

Perché è sempre colpa degli altri.

Perché quando le accise non le toglieva qualcun altro, “tanta paura”. Adesso che le accise non le toglie lei, anzi le rimette in pieno, “è colpa della speculazione”. Ma non dei veri speculatori, quelli grandi, no, quelli non li tocca, neppure ne parla.
E così dai 14 miliardi che si potevano raccogliere sugli extra profitti (piano Draghi non Mao Ze Dong), parla della miseria di 2,5 miliardi.
È colpa del piccolo distributore. Una colpa senza colpe. Perché nelle pompe non esistono speculazioni, i prezzi li ha aumentati lei. Sì lei, la stessa che gridava alla vergogna. “Tanta paura” esclamava. E la vergogna? No, lei non si vergogna e, per fare vedere che non è colpa sua, che non si è rimangiato tutto, come invece ha fatto, scatena la finanza e la rabbia dei consumatori, contro gli incolpevoli distributori.

Nulla da fare.

Gli unici amici sono gli evasori ed i ricchi (sfondati). I produttori di armi ed i corrotti. Ai quali va garantita l’impunità con riforme ad hoc che farà il buon Nordio. Amici sono e rimarranno (grati a vita) i presidenti del calcio. Gli altri? Nemici, null’altro che nemici. È nella logica di chi non sa che pesci prendere, odiare la canna da pesca.
Senza parlare delle giustificazioni.
Risibili, grottesche, a volte comiche.
Non sapeva neppure che il taglio delle accise stava nel SUO programma. “Il video è del 2019”, embè? “La situazione l’abbiamo ereditata”.
Ok. Ma non eravate pronti?
“Il caro benzina non colpisce i più deboli”. No, li arricchisce.
Lo sciopero generale dei distributori di carburanti, proclamato dal 24 al 27 di gennaio, contro la, o il premier, ci narra di un paese che sta esplodendo. Basta leggere le motivazioni dello sciopero per rendersene conto.
Qualcuno ancora dice: “datele tempo”.
È prudente forse, dare tempo alle malattie?
Tanta paura…