QUESTO 2022 MOSTRUOSO SI PORTA VIA ANCHE VITTORIO ADORNI

DI MARINO BARTOLETTI

 

Chi altro volevi portare via con te anno mostruoso?

Ti serviva ancora un signore della vita e un cavaliere dello sport? Per questo hai rapito anche Vittorio Adorni?

Poche persone mi hanno arricchito umanamente come lui. Era un autentico “patrizio” della vita (eppur orgoglioso delle sue origini modestissime). Bello e aristocratico con e senza bici: elegante e allo stesso tempo – se serviva – delicatamente tagliente.
Aveva vinto tanto (a cominciare dal Giro del ’65 e soprattutto dal Mondiale del ’68, che dominò in risposta a che diceva che si era “imborghesito”): e tanto di più avrebbe vinto se non avesse trovato sulla sua strada prima Anquetil, Van Looy e soci e dopo due giovani satanassi come Merckx e Gimondi.
Ma aveva vissuto tante vite: e ne era giustamente fiero.
L’ultima volta che lo avevo chiamato per invitarlo a un evento di aveva risposto un po’ preoccupato: “Marino, preferisco di no. Non sono più il Vittorio che hai conosciuto”.
Dopo la morte di Baldini era il nostro campione del Mondo più anziano. Ma aveva tanta fretta di raggiungerlo, mannaggia?
Se n’è andato un Principe!