L’ARMA DI DIO

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Usare un dio, un qualsiasi dio, per costringere il Popolo ad ubbidire a Leggi assurde, inique e comunque intoccabili, é il segno più evidente dell’incapacità dell’Uomo di darsi delle Regole Civili e mascherare la propria debolezza ricorrendo ad un presunto soprannaturale.

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Se si può discutere la “governance” dell’Uomo su altri, non si può certo mettersi a criticare la posizione di una divinità che ha sempre e comunque ragione soprattutto quando ha torto.
Iran, stato religioso-fascista e Israele, stato religioso fascista, hanno copiato le indicazioni che altri stati (religiosi-fascisti) sostengono da tempo : dio é al di sopra di ogni Legge, non é in discussione e chi si mette contro finisce ammazzato.
In Iran, una volta faro di luce nelle tenebre politiche, si é spenta la luce.
I “preti” ubriachi di deliri divini non esitano a ricorre alla più criminale strategia del terrore per piegare la rivolta.
Bambine, ragazzine, stuprate ed uccise per non aver rispettato assurdi precetti mai scritti nel sacro libro adottato come nuova costituzione del potere.
Ragazzi impiccati e molti altri uccisi nei vicoli, nelle case, per aver espresso solidarietà alle vittime, per aver partecipato ai moti di Libertà che infiammano le strade di Teheran.
Dio é sceso in piazza a fianco degli assassini.
Ed é più terrificante di una qualsiasi bomba, di qualsiasi proiettile, di qualsiasi arma.
Perché forse, da una esplosione ti puoi salvare, dalla mano di dio no, ti raggiunge ovunque.
Siamo tornati al dio-vulcano, quando giovani vittimi venivano gettate nei crateri lavici per placarne l’eruzione.
I talebani, sacerdoti e custodi delle regole in Afghanistan, non hanno esitato un minuto a ripristinare l’orrore di leggi che rigettano le Donne nella spazzatura dell’ignoranza, schiave di uomini che possono usarle a loro piacimento considerandole sempre e solo oggetti e mai Persone.
Ma sia chiaro, NESSUN LIBRO cosiddetto sacro ha mai parlato di questo, ha mai accettato questo.
E’ solo follia mistica, pura pazzia idolatra, criminale adattamento di pensieri “divinatori” alla perversa volontà di mettere in catene un Popolo.
In Israele, il vecchio Netanyahu rispolvera dio per il suo governo, trovando la maggioranza parlamentare non solo attraverso il suo partito fascista (Likud) ma elevando partitini e movimenti politici ultrareligiosi alla gestione del potere.
Prezzo elevatissimo per chi credeva in una politica diversa, non dico di pace che con i sionisti é un esercizio impossibile, ma almeno di un vago senso del Rispetto del vivere comune.
Verranno quindi inasprite e rafforzate tutte le misure per consentire allo staterello ebraico di continuare l’assurda guerra di sterminio che porta avanti da quando é stato inventato a mo’ di risarcimento-debito per le (comunque orrende) leggi naziste.
Anche qui, dio si é messo in mezzo, trascinato dalle cantilene sui muri del pianto che piangono sempre più spesso, ma per opposti motivi.
La logica perversa d’affidarsi a dio, arriva nei giorni in cui, parte del mondo, festeggia la nascita del dio di Betlemme.
Un dio diverso ?
No, lo stesso.
Perché NON é la figura, l’invenzione di un dio a cambiare le carte in tavola.
Sono le parole che gli si fanno dire, i gesti che gli si fanno compiere, le regole che gli si fanno pronunciare.
Sono gli uomini a parlare per conto di dio.
O a straparlare che forse é più giusto.
Non certo lui, inesistente prodotto della paura dell’umano di non saper risolvere da solo i suoi problemi.
Quando s’accetta la “presenza” di un dio, delle sue leggi, del suo volere, non si prende quello che fa comodo, non é un carrello della spesa al supermercato che ci metti dentro solo quello che t’interessa.
Dio é un pacchetto completo, fatto di cose su cui sei d’accordo ed altre che non condividi.
I preti, tutti i preti, ti propongono concetti che nessuno con un minimo di cervello rifiuterebbe e nello stesso tempo ti propinano idee che nessuno con un minimo di cervello accetterebbe.
E’ questo il percorso “religioso” mescolare il sacro con il profano per rendere digeribile la minestra.
Ma l’Uomo dovrebbe, secondo me, dare di stomaco.
Perché la Libertà non é mai un compromesso, una rinuncia a dei Diritti per ottenerne altri.
La Libertà é sacra, quella SI.
E’ fuori da ogni paletto oscurantista, fuori dai fili spinati, fuori dai soprusi, dal taglio dei capelli, dalle dondolanti cantilene con la testa contro i muri.
E’ lontana dall’idea di DONNE schiacciate sotto il peso di un “genere maledetto” o di PERSONE che amano altre dello stesso sesso, di GENTE che dedicano la loro vita ad aiutare il prossimo non per guadagnarsi un posto in paradiso ma per rendere a questi ultimi meno infernale vivere in questo.