QUELLA PACCA SUL SEDERE DA UN ANNO E MEZZO DI RECLUSIONE

DI ANTONELLO TOMANELLI

ANTONELLO TOMANELLI

Che sia stato costretto a chiudere il proprio ristorante e a rifugiarsi in un luogo segreto, non è cosa su cui possa recriminare più di tanto quello scocomerato di Andrea Serrani, il tifoso della Fiorentina che il 27 novembre dell’anno scorso rifilò in diretta televisiva una pacca sul sedere alla giornalista Greta Beccaglia. Ma essere condannato per violenza sessuale a un anno e mezzo di reclusione con rito abbreviato, scelta che automaticamente ha portato allo sconto di un terzo di pena, può lasciare perplessi.
Certamente un comportamento gravemente lesivo della dignità della Beccaglia. Ma davvero quel pur vituperabile gesto può considerarsi uno stimolo alla concupiscenza sessuale di quell’uomo, e al tempo stesso una compromissione della libertà sessuale di quella donna, che sono i due elementi che per la giurisprudenza caratterizzano la violenza sessuale? Posto che è questa la dicitura che comparirà sul suo certificato del casellario giudiziale, e che leggerà qualsiasi datore di lavoro che volesse offrigli un impiego.
La violenza sessuale è forse il reato più generico che esista. Va dalle forme più estreme, come la congiunzione carnale forzata, ai baci sul collo o sulla bocca, alle carezze, ai palpeggiamenti imposti in zone erogene come glutei o seni. Parte dal presupposto che non si può pretendere che una donna prenda con umorismo comportamenti del genere, anche nella loro forma più blanda.
Ma quanto fatto da quel coglione non può considerarsi un gesto dettato da un impulso di tipo sessuale. L’atto sessuale, che se privo del consenso della donna si tramuta in violenza, è un atto finalizzato all’appagamento sia di chi lo compie, sia di chi lo riceve. Per intenderci, è quello che si verifica nelle effusioni di coppia, e che vuole soddisfare il piacere sessuale o suscitarne lo stimolo. E che, salvo imprevisti di tempo o di luogo, è destinato a sfociare in un rapporto carnale.
Qualcuno dovrebbe spiegarmi in che modo uno schiaffo sul sedere del tipo dato da quello scocomerato alla Beccaglia, beninteso in un contesto di reciproco consenso, possa considerarsi un gesto finalizzato alla eccitazione di una coppia. Tra la pacca data alla Beccaglia e il palpeggiamento voluttuoso del suo sedere, o del suo seno, o un abbraccio forzato, o un bacio imposto, la differenza è evidente a tutti. In altre parole, quel brutto gesto, fuoriuscendo dalla sfera sessuale, tecnicamente non può considerarsi né uno stimolo all’impulso sessuale di lui, né un’aggressione alla libertà sessuale di lei.
Ovviamente questo ragionamento non va travisato, come ha invece fatto la Corte di Cassazione nel 2015, quando decise che la sodomizzazione di una donna effettuata con una chiave inglese a seguito di un litigio, non può essere considerata una forma di violenza sessuale, perché era finalizzata all’umiliazione della donna, non al soddisfacimento di un impulso sessuale dell’uomo.
Piuttosto, pensiamo a quanto accaduto, in analogo contesto, al giornalista di Sport Italia Tancredi Palmeri, che durante un servizio sui Mondiali dal Qatar si è sentito palpeggiare il sedere da una sorridente ragazza neozelandese. Ci hanno riso sopra tutti, a cominciare da lui.
Ma questa, pare essere un’altra storia.