MUHAREBEH

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Guerra con Dio

 

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Tra qualche anno, spero pochi, a Teheran cominceranno a spuntare vie e piazze dedicate a Mahsa Amini, Mohsen Shekari, Majidreza Rahnavard e ai tanti altri martiri per la libertà oggi sconosciuti che avranno dato la vita per far uscire dalle nebbie del medio evo la popolazione iraniana.
In Iran cadrà il regime degli Ayatollah come prima di esso è caduto quello dello Scià, come quello di Pinochet in Cile, quello di Stalin in Russia, quello dei colonnelli in Grecia, di Pol Pot in Cambogia, di Gheddafi in Libia…
Lo chiamano “geopolitica” questo schifo totale che avvolge il pianeta, questa guerra globale che vede da una parte gli uomini liberi e dall’altra una macchina mostruosa fatta di quattrini, di armi e persino di religioni come in Iran, in Israele, in Libano, in Nigeria.
Questo è la geopolitica, un cronometro che stabilisce la durata dei massacri in base ai dollari, al petrolio, alla posizione strategica e alle convenienze temporanee di chi dirige l’orchestra.
Roba troppo complicata per noi sempliciotti pacifisti, noi teniamoci l’orrore e lo schifo e che le loro balle di democrazia, diritti e libertà le vadano a raccontare a chi ancora ci crede.