DI MARIO PIAZZA
Non che la cosa mi getti nella disperazione ma vorrei capire per quale motivo ogni post che scrivo viene regolarmente frainteso da uno o più dei miei interlocutori.
Prendiamo quello di ieri dove ho espresso una amichevole e paterna critica alle capacità comunicative di Elly Schlein della quale, Nato e guerra a parte, condivido tutte le opinioni. Ma certo che Elly dice le cose giuste e certo che possiede l’intelligenza e la competenza per controbattere a qualsiasi obiezione, ma per essere dei buoni comunicatori non credo sia sufficiente.
Lo dico con rammarico, sono stati rari i momenti in cui le parole e la indiscutibile verve di Elly sono riuscite a catturare e soprattutto a mantenere per più di 30 secondi l’attenzione del suo pubblico di riferimento che non è o non dovrebbe essere quello che già la pensa esattamente come lei. Trasmettere passione e anticipare le aspettative di chi ascolta sono doti che appartengono a pochi e sono quelle che più determinano il successo di un leader.
Si può non essere d’accordo con me e ci mancherebbe altro, quello che non si può o non si dovrebbe fare almeno fino a prova contraria è trasformare una critica disinteressata in un attacco che, guerra a parte, mai mi sognerei di portare a chi sta dalla mia parte.
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Mario Piazza
