Povera Italia, e poveri noi…

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Guardo Sgarbi che fa comizio a Sulmona e penso che solo in Italia un indagato per esportazione illecita di opere, furto di beni culturali e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte può girare in campagna elettorale a chiedere il voto alle persone, sotto il simbolo non di un partito di scappati di casa, ma di quello che esprime la Presidente del Consiglio.
Che ci fossero quattro gatti ad ascoltarlo non mi fa neppure ridere. Perché il focus è che manderemo in Europa una persona con tre indagini in corso. Una persona che ha fatto cinque volte il deputato, innumerevoli volte l’assessore e il sindaco (assenteista) di innumerevoli comuni e il sottosegretario, carica da cui si è dovuto dimettere per l’imbarazzo generale derivato dalle indagini.
E il problema per la destra è Mattarella che parla di sovranità europea. Mi raccomando.
Povera Italia.
E poveri noi.
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Leonardo Cecchi