Fazzone (FI) attacca Fratelli d’Italia e Lega: “dicono ma non fanno”

DI FERDINANDO TRIPODI

 

L’occasione era la presentazione a Gaeta della candidatura di Salvatore De Meo, l’uomo di punta di Forza Italia in questa campagna elettorale nella provincia pontina. Una competizione proporzionale, dove ogni partito tira l’acqua al proprio mulino. Ma Fazzone ha forse interpretato in modo estensivo questo concetto.
La prima stoccata è stata per Fratelli d’Italia, pur senza mai citare il partito di Giorgia Meloni. Arriva parlando della questione delle concessioni baneari. «C’è stato un partito che è stato fuori dal governo di unità nazionale, che dall’opposizione diceva che la Bolkestein sarebbe stata abolita. Noi anche lo pensavamo ma non si poteva fare perché non c’erano le condizioni.
Oggi che sono al governo perché non hanno messo mano alla questione?
E’ giusto questo? O così si prendono in giro i cittadini? La politica quando una cosa non si può fare, lo deve dire e indicare soluzioni alternative. Anche quando si sta all’opposizione non si può dire tutto e il contrario di tutto».

Poi nel mirino finisce Matteo Salvini, parlando di superbonus e edilizia. «Salvini ogni giorno dice una cosa che è il contrario di quello che ha detto il giorno prima. Qualche mese fa ha annunciato che in Parlamento lui faceva una sanatoria: non esiste né legge né decreto legge che parlano di questo. Esistono nella mia commissione 7 disegni di legge che parlano di rigenerazione urbana che affrontano anche quei problemi che sono venuti fuori con il superbonus. E noi, in commissione, stiamo provando a trovare le soluzioni. Ho fatto 146 audizioni dei vari rappresentanti del mondo italiano dell’edilizia, poi arriva lui e dice una grande fesseria. La politica non è fatta di fesserie, un politico deve dire le cose che si stanno facendo, non quelle che non si possono fare e né quelle che non si stanno facendo».

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Ferdinando Tripodi