Claudia Sheinbaum nuova presidente del Messico. America latina al femminile

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Dalla redazione di REMOCONTRO –

La candidata della piattaforma progressista Claudia Sheinbaum, sarà la prossima presidente del Messico, secondo il conteggio rapido pubblicato dall’Istituto nazionale elettorale che mostra un dato compreso tra il 58,3% e il 60,7% dei voti. Svolta anche simbolica di grande portata per tutta l’America latina.

 Sheinbaum dedica la vittoria alle donne, ‘non arrivo da sola’

Claudia Sheinbaum sarà la nuova presidente del Messico, come ampiamente previsto dai sondaggi: con oltre il 60 per cento delle schede scrutinate, è ormai chiaro che alle elezioni presidenziali che si sono svolte domenica, insieme a quelle per rinnovare il parlamento, Sheinbaum – candidata di MORENA, il partito del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador (noto con l’acronimo AMLO, di centrosinistra) – ha ottenuto quasi trenta punti percentuali in più della sua principale rivale, Xóchitl Gálvez, che rappresenta una coalizione di partiti di centro e di centrodestra.

“Donna, trasformatrice”

«Per la prima volta in 200 anni di Repubblica, ci sarà una presidente donna e sarà trasformatrice. Grazie a tutti i messicani. Oggi abbiamo dimostrato con il nostro voto che siamo un popolo democratico». «Come ho già detto in altre occasioni, non arrivo da sola. Siamo arrivate tutte, con le nostre eroine che ci hanno regalato la nostra patria, con le nostre antenate, le nostre madri, le nostre figlie e le nostre nipoti»

Chi è la neo presidente

Claudia Sheinbaum ha 61 anni, è un’ingegnera energetica ed è l’ex sindaca di Città del Messico dove era stata eletta nel 2017 con un programma basato su due punti principali: aumentare la sostenibilità ambientale di una città nota come una delle più inquinate al mondo e combattere la violenza dei gruppi criminali. È riuscita soprattutto nel secondo intento: durante il suo mandato a Città del Messico gli omicidi si sono quasi dimezzati, anche se sono circolati dubbi sull’affidabilità dei dati. Sheinbaum si è occupata, tra le altre cose, di clima ed è stata parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell’ONU, il principale organismo scientifico internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici.

Partita presidenziale tutta al femminile

La presidente eletta ha ringraziato anche la sua diretta avversaria, la candidata conservatrice Xóchitl Gálvez Ruiz, per averla chiamata al telefono riconoscendone la vittoria. «Sono sempre stata una democratica. Riconosco che l’andamento delle elezioni presidenziali non mi favorisce», ha detto Gálvez dal suo bunker elettorale, l’Hotel Presidente de Polanco, a Città del Messico. «Senza dubbio, è una grande pietra miliare storica che il nostro Paese abbia il suo primo presidente donna».

L’uscente Andrés Manuel López Ubrador, AMLO

Ringraziamento speciale all’attuale presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador, di cui raccoglie il testimone. «Un uomo eccezionale e unico che ha trasformato in meglio la storia del nostro Paese, ha affermato Sheinbaum», candidata di Morena, lo stesso partito di Obrador.

I buoni propositi

«Il nostro governo sarà onesto, senza influenze, senza corruzione né impunità», ha poi affermato Sheinbaum. La politica 62enne, proveniente da una famiglia di origini ebraiche lituane e bulgare, ha inoltre garantito che il suo esecutivo rispetterà «la diversità politica, sociale, culturale e religiosa, la diversità di genere e sessuale e combatterà ogni forma di discriminazione».

I leader progressisti latinoamericani festeggiano

Leader ed ex presidenti di sinistra dell’America Latina hanno festeggiato sui social la vittoria di Claudia Sheinbaum. Tra le prime dichiarazioni, quella di Xiomara Castro, prima donna presidente dell’Honduras che ha scritto sui social «di aver concordato telefonicamente di lavorare insieme per l’unità dell’America Latina e dei Caraibi». Applausi anche maschili dal residente del Guatemala, Bernardo Arévalo, dal colombiano Gustavo Petro, dall’ex presidente dell’Argentina, Alberto Fernández, e dall’ex presidente della Bolivia, Evo Morales. Congratulazioni a Sheinbaum anche da un’altra ex presidente donna, l’argentina Cristina Fernández de Kirchner. E anche dall’europea Von der Leyen, con qualche incertezza di rielezione in più. Non festeggiano tra gli altri Millei e Bolsonaro.

I dubbi degli avversari e gli ostacoli reali

Sheinbaum dovrà affrontare numerosi problemi storici del Messico: un’economia che cresce ma non quanto sarebbe necessario, la violenza del narcotraffico, che negli ultimi anni è aumentata, e l’immigrazione. Sheinbaum dovrà anche fare i conti con l’eredità ingombrante del suo predecessore: AMLO è infatti la figura politica più rilevante e carismatica degli ultimi trent’anni in Messico e resta molto amato tra la popolazione.

Alcuni analisti ritengono che Sheinbaum, dopo aver vinto le elezioni grazie alla popolarità di AMLO, non sarà davvero in grado di liberarsi dalla sua influenza, e rimarrà una presidente sotto tutela. Sia Sheinbaum sia AMLO, ovviamente, negano questa possibilità.

 

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3 Giugno 2024