Il capogruppo di FdI in Regione Puglia e candidato Ue Ventola indagato per corruzione elettorale

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Giulio Cavalli dalla redazione del giornale LA NOTIZIA –

Botte tra orbi tra l’ex assessore regionale Silvestri (Più Europa) e il capolista di Fdi per le europee Ventola.

Il capogruppo di FdI in Regione Puglia e candidato Ue Ventola indagato per corruzione elettorale

C’è un altro caso Puglia, oltre ai commissari inviati dal ministro Piantedosi a Bari, che interessa il centrodestra. Tutti pronti quindi a girare l’interruttore sul garantismo.

BOTTE TRA ORBI TRA L’EX ASSESSORE REGIONALE SILVESTRI (PIÙ EUROPA) E IL CAPOLISTA DI FDI PER LE EUROPEE VENTOLA. IL PRIMO SVELA L’INDAGINE NEI CONFRONTI DEL SECONDO, QUELLO RISPONDE TIRANDO FUORI UN PROCESSO CHE PERÒ È CHIUSO DA TEMPO.

A dare la notizia che il capogruppo di FdI in Consiglio regionale pugliese, Francesco Ventola, candidato alle Europee in ticket con Giorgia Meloni, è indagato dalla procura di Trani per associazione a delinquere e corruzione elettorale non è stato qualche pericoloso giornalista. Lo ha svelato in conferenza stampa l’ex assessore regionale pugliese (ai tempi della presidenza Fitto) ora membro di Più Europa Andrea Silvestri che ha sventolato le carte chiedendo se Giorgia Meloni fosse al corrente di avere candidato un indagato per un reato così grave. L’indagine riguarderebbe altre otto persone oltre al meloniano Ventola e fa riferimento alle elezioni amministrative di Canosa del giugno 2022.

Poco dopo la conferenza stampa di Silvestri Fratelli d’Italia verga una nota stampa, anche questa per niente garantista: “Con riferimento alla vicenda giudiziaria rilevo che per la seconda volta Andrea Silvestri ha tenuto una conferenza stampa con l’intento di gettare fango, in modo calunnioso, sulla mia persona e sull’Amministrazione comunale di Canosa di Puglia. A riguardo intendo innanzitutto precisare che è che è stata proprio la denuncia dell’entourage di Andrea Silvestri e della sua parte politica a innestare, come atto dovuto, il fascicolo presso la Procura di Trani, che sta indagando sulla veridicità e rilevanza di quanto denunciato”, scrivono i meloniani. Qui dal garantismo si passa addirittura al tintinnare di manette: “inoltre, – scrive Ventola – va detto che proprio colui che, con toni da tribuno, ha denunciato la presunta corruzione elettorale è un politico il cui “curriculum giudiziario” va dall’associazione per delinquere, al peculato, alla falsità materiale, alla falsità ideologica, alla truffa, reati per i quali è stato arrestato e, per alcuni capi di imputazione anche condannato. Mi preme altresì evidenziare che Silvestri già qualche mese fa convocò una conferenza stampa con lo scopo di dare pubblicità all’inchiesta, ribadisco aperta in seguito alla denuncia dell’entourage”. Silvestri controreplica: “procedimenti risalenti a oltre vent’anni fa, per cui ho patteggiato. Io sono un libero cittadino, è lui in quanto personaggio pubblico a dover rispondere. E il procedimento per cui è indagato non è nato da un mio esposto né di miei amici”. 

LA CORRUZIONE ELETTORALE SI RIFERIREBBE ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI CANOSA DI PUGLIA DEL 2022. CHISSÀ SE PIANTEDOSI INVIERÀ GLI ISPETTORI…

La zuffa è rivelatrice di come garantismo e giustizialismo siano maschere da indossare in base all’occasione. I garantisti di Fratelli d’Italia che accolgono con tutti gli onori l’ergastolano Chico Forti in aeroporto diventano ipersensibili nei confronti di un libero cittadino che ha chiuso i suoi conti con la giustizia. I garantisti di Più Europa sventolano atti giudiziari per fomentare la campagna elettorale. Chissà se Piantedosi invierà gli ispettori nel comune di Canosa di Puglia.

Dalla redazione del giornale
19 Maggio 2024