“Giovanni, mi garantisci che mi ami?”

DI PIERO GURRIERI

REDAZIONE

 

Roma, martedì 19 maggio 1992.
Giovanni Falcone è con Francesca Morvillo, il giorno prima insieme hanno festeggiato i 53 anni di lui.
Rilegge le poche righe del rapporto ricevuto: “La cupola si è riunita, si prepara un attentato forse dinamitardo, l’obiettivo, come sempre dal 1983, Giovanni Falcone”. Riflette un attimo.
“D’ora in poi a Palermo scendiamo separati”, le dice lui.
“Non ci provare Giovanni, scendiamo insieme”.
“È pericoloso e non posso più garantire la tua sicurezza, Francesca, come non posso più garantire la mia, mi faranno saltare in aria” le replica, quasi a chiudere il discorso. Dicendolo, mima l’effetto con la mano.
Francesca lo guarda negli occhi, una pausa, poi una domanda: “Giovanni, mi garantisci che mi ami?”
“Si Francesca. Io ti amo”.
“Questo mi basta, Giovanni. Sabato a Palermo scendiamo insieme, io non ti lascio”.
(Fonte: “Collusi”)
Tornarono insieme a farsi ammazzare, per difendere tutti noi.
Mancano 4 giorni al 23 maggio, trentesimo anniversario della strage di Capaci.