I LIMITI COGNITIVI DEL GENERALE VANNACCI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

ROBERTO VANNACCI candidato con la Lega, che già fa pena senza un ex militare fuori di testa, fa enorme confusione tra orientamento sessuale e normalità; e non cambia idea eh..
Il Povero generale invitato presso Nicola Porro, si è rivolto ad Alessandro Zan e ha detto, cito testualmente: “Ma certo che lo dico, io non ritratto mai nulla: lei come omosessuale non rappresenta la normalità. É solo una espressione statistica”.
Bene! In una frase la sintesi dell’ essere Roberto Vannacci. E’ tutto molto comico.
Primo punto: l’uomo che non ritratta mai, come l’uomo che “non dive chiedere mai”, è certo di avere sempre ragione perché che se avesse evidentemente torto dovrebbe ritrattare per forza a meno di non voler sembrare “deficiente”, da “deficere” latino che non racchiude accezioni negative. L’uomo che non ritratta anche quando sa di avere torto, è evidentemente disturbato da limiti cognitivi di svariato genere su cui non desidero soffermarmi.
Dunque chi notoriamente ha sempre ragione? Il fesso naturalmente. Ma attenzione, non lo dico per deridere il generale che d’altra parte si insulta da sé ogni volta che parla. “La ragione dei fessi” è una locuzione “normale”, comunemente usata quando si ha davanti qualcuno che non ritratta mai perché ha sempre ragione.
Anche Giorgia Meloni è proprio così: non ritratta, non accetta lezioni etc…Insomma siamo circondati da geni che Leonardo da Vinci al confronto impallidisce. Poi, annoto, questi geni candidati alle Europee ci fanno fare quel figurone a cui siamo abituati dai tempi di Berlusconi e affini.
Il secondo punto che definisce Vannacci è l’ignoranza colossale alla base delle certezze che non ritratta mai. Il generale infatti sostiene che “un omosessuale non rappresenta la normalità” sia un espressione dalla valenza statistica, ma che questa sia una minchiata si dimostra facilmente.
La statistica studia un evento, e ne rappresenta la frequenza o anche la probabilità che si verifichi. Sfortunatamente per Vannacci l’ignorante, la statistica non si cura di stabilire se un comportamento o un fatto siano normali perché il concetto di normalità comportamentale non è affatto statistico, è di ordine morale o etico.
Possiamo dire per esempio, sparo numeri a caso per farmi capire, che il 15 % degli eterosessuali dichiarati ha rapporti sessuali con transessuali o travestiti, ma non possiamo attribuire alcun connotato di normalità o anormalità al dato poiché “la normalità” di un comportamento non dipende dalla frequenza con cui si verifica. La statistica non chiarisce se un dato è, per esempio, moralmente normale ma indica quante volte quel dato si verifica. E’ facilissimo da capire ma Vannacci e tutti quelli come lui, anche Porro a quanto pare, non possono. Per fortuna pochi, forse meno degli omosessuali, perciò secondo le statistiche di Vannacci tutti anormali. Il generale nella trasmissione di Porro è definito “Bersaglio dei benpensanti” ma di fatto, e si capisce, è bersaglio di uomini e donne più intelligenti o colti di lui.
Il dato comico e nell’enorme confusione che regna nella scatola cranica di Vannacci il quale identifica il significato dell’attributo “comune” associato a comportamenti con “normale” che non si associa all’orientamento sessuale a meno di non essere ignoranti come zappe arrugginite e anche molto coraggiose – o altro- nel non non ritrattare mai.
Cha Vannacci non capisca nulla di statistica è nitido: secondo i suoi criteri statistici ( da luminare della statistica), è quindi normale ciò che si verifica apparentemente con più frequenza. Dunque possiamo considerare “normali” prima di tutto i tradimenti nelle relazioni. Di sicuro i femminicidi e naturalmente le morti in ambito lavorativo data la frequenza con cui tali eventi “normali” si verificano. Oppure potrei attribuire normale carattere mafioso e corrotto a certe forze politiche data la frequenza di arresti o coinvolgimenti gravi di blasonati esponenti politici di ben precise aree. L’ultimo di questi casi è il governatore della Liguria Giovanni Toti, arrestato per corruzione. Ma nessuno lo sapeva perché la notizia potrebbe disturbare il disteso clima elettorale ove Giorgia pigliatutto.
Dunque chiedo a Vannacci: data la frequenza, possiamo considerare normali corruzione e collusioni mafiose nell’area di Cdx?
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Gioacchino Musumeci