IL SALARIO CLINICO.

DI SALVATORE GRANATA

 

L’Italia è tra i pochi Paesi senza salario minimo. E gli stipendi sono bloccati da più di 30 anni.
In Germania, €12 euro l’ora: i tedeschi vorrebbero portarlo a 15; in Belgio, 1.954,99 euro mensili; l’Olanda di poco dietro €1.934,40 mensili; l’Irlanda con €11,30/ora e €1.909,7 al mese. Spagna €1.080 al mese. Francia €11,52 lordi all’ora e €1.747,20 lordi mensili.
L’inflazione in tre anni ha tagliato i salari di almeno il 17,3%. Pensate a chi percepisce salari bassissimi, sotto la soglia della dignità.
È incredibile che si continui a sventolare l’aumento dell’occupazione, infarcita di precarietà, e si dimentichi questo fatto, che è la vera emergenza.
Come se fosse giusto lavorare per fare letteralmente la fame.
Non solo. L’esecutivo Meloni ha tagliato la sanità del -0,4% in relazione al PIL: 600 milioni di euro tolti alla salute dei cittadini italiani.
Il risultati saranno liste d’attesa ancora più lunghe, infinite, sempre più persone spinte verso la sanità privata, condizioni di lavoro peggiori: ora sappiamo chi ringraziare.
Il fatto è che sempre più italiani devono indebitarsi per curarsi: oltre 1 miliardo di prestiti ad un tasso del 10%.
O se preferite vi informo che i miliardari italiani sono attualmente 73 e possiedono 300 miliardi, 85 in più di 12 mesi fa.
Poi dicono che non serve una patrimoniale, che in quasi tutti i sondaggi danno per certa la volontà degli italiani di essere favorevoli a un’imposta sui patrimoni superiori a 5 milioni di euro.
La maggioranza dei cittadini vorrebbe che i 15 miliardi annui così ricavati andassero alla Sanità Pubblica o investiti nel Lavoro (e non come salvini in un ponte immaginario).
Mai come in questo caso, il popolo ha sempre ragione.
Solo che con la ragione non se ne canta messa. È lo Stato che ha il potere ed è sempre in torto.
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Salvatore Granata