IO DEVO CAPIRE UNA COSA…

DI SALVATORE GRANATA

 

Io devo capire una cosa.
Nel senso che la devo testare, perché di capire, purtroppo tante cose le so già.
Ma signora Giorgia Meloni, la taggo così il suo social media manager magari glielo riferisce direttamente.
Ma per lei è normale sostenere implicitamente Israele (non dicendo nulla nei consessi europei e internazionali o astenendosi nelle risoluzioni ONU) e farsela alla larga dal dibattito sulla Palestina?
Le parlo in quanto lei dice di essere cristiana e madre. E pure donna.
Secondo lei è normale stare dalla parte di chi dice di combattere Hamas e poi mi stermina 33mila CIVILI palestinesi, di cui 15mila bambini? E migliaia di madri, magari non cristiane, musulmane, ma sempre madri sono.
No perché in tv nessuno le pone questa semplice domanda.
E da italiano, da semplice cittadino, le chiedo anche questo. Lasciando perdere il pensiero ideologico, politico, di vita, diametralmente opposto al suo, ma lei non diceva “prima gli italiani” alle ultime elezioni (ma anche prima)?
No perché qua inviamo armi all’Ucraina e togliamo risorse agli italiani per alimentare guerre che NON CI RIGUARDANO.
Intendo non direttamente e non come alleati di personaggi belligeranti.
In teoria, lo recita la nostra Costituzione, noi dovremmo essere promulgatori di pace e mediatori con l’esercizio della sola diplomazia, tranne in caso di aggressione realmente immotivata e costante.
Il conflitto russo-ucraino inizia dai tempi dove né io e né lei eravamo nati. E l’ultimo inizia dalle stragi in Donbass da parte degli “aggrediti” (secondo il sistema) che hanno sterminato dei russofoni. Come se noi ce la prendessimo, prenda con le pinze questo paragone, con la provincia autonoma di Bolzano, perché hanno anche una chiara e palese etnia di origine tedesca.
Non esiste solo il bianco o il nero. Soprattutto in materia etnografica, ci sono tantissime sfumature. Sono temi delicati signora presidente.
E pure per il conflitto israelo-palestinese. Ma vengono prima gli israeliani, che hanno uno Stato ufficiale, ne occupano un altro ufficiosamente e uccidono un popolo che già è ingabbiato in un piccolo lembo di terra e con un’economia inesistente, oppure questo popolo martoriato da anni che dopo un attacco terroristico, paga senza avere colpe?
Oggi a Rafah hanno ucciso altri bambini.
Non miliziani di Hamas. L’esercito israeliano è uno dei più potenti al mondo.
I palestinesi hanno le fionde a confronto.
Lei che dice di avere gli attributi, o almeno la stampa glieli ha attribuiti (mi scusi il gioco di parole), non le viene spontanea una sorta di rabbia e di reazione solidale ai soprusi di cui sopra?
Non ha la volontà di riportare quel sovranismo tanto sbandierato alle elezioni e a ogni tornata elettorale, ma che alla fine non mette mai in pratica?
Non lo so, ‘ste palle le abbiamo per censurare cittadini, intellettuali e anziani o intimidire utenti social con querele per un commento sbagliato (anche sotto questo post ci sarà qualcuno incazz*to che per la foga esagererà)? Sono queste le palle?
Perché io chi mi insulta neanche lo blocco, eppure economicamente e istituzionalmente in confronto a lei non sono nessuno, mi servirebbero anche i soldi per comprarmi una Panda. Pure usata (è una mia “fisima”, non prenda in considerazione quest’ultimo mio desiderio).
Sempre secondo me, ma magari mi sbaglio, avere le palle in politica significa risolvere i problemi dei cittadini, anche di coloro che non ti hanno votato, non dei ricchi evasori, dei massoni o degli Usa.
Cioè creare lavoro, diminuire la disoccupazione, stabilizzare i precari, facilitare la vita ai disabili, ai malati in generale e agli anziani. Ascoltare i giovani, etc.
Ma ripeto, il tordo sono io che mi ostino con queste semplici domande a cercare delle risposte.
Se non vorrà rispondere, lo capirò. E comunque accetto anche risposte dei suoi colleghi di partito, coalizione e perfino del suo social media manager.
Grazie per l’attenzione.
Credo di essere stato educatissimo.
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Salvatore Granata