PRIMA GLI ITALIANI, MA QUALI?

DI SALVATORE GRANATA

REDAZIONE

 

Tra poco meno di sette mesi, per volere del governo di “Piersilvia”, l’Italia toglierà il Reddito di cittadinanza a 400 mila famiglie ITALIANE, cioè ai nuclei formati dai beneficiari ritenuti “occupabili”.

Così i patrioti “infliggeranno” (con il beneplacito di Renzi) ansie alle famiglie che non potranno più usufruire del sussidio. Famiglie possibilmente formate da brave persone che hanno sempre fatto sacrifici o una vita semplicemente di cacca. Manderanno qualche “nullafacente” al manicomio, inviteranno qualcuno di troppo a espatriare e costringeranno tanti ad accettare lavori improponibili così da gonfiare la pancia di massoni, imprenditori furbetti, mafiosi e lobbisti.
E soprattutto torneremo a essere l’unico Paese europeo che nega i sostegni al reddito per il solo fatto che una persona ITALIANA sia considerata “avviabile” al lavoro, senza considerare tutte le dinamiche sociali di cui sopra.
Mentre le norme di Spagna, Francia, Germania, Belgio e Regno Unito non tagliano i fondi a chi può lavorare, semmai fissano regole chiare sugli assegni.
In Germania, ad esempio, avverrà la più grande riforma sociale mai messa in atto (il Bürgergeld, il rdc tedesco): più soldi e tempo per cercare un lavoro vero.
Nello specifico la riforma concederà un aumento di 53 euro a ogni singolo percettore, formerà professionalmente i disoccupati per prepararli a un impiego a lungo termine, comprenderà il pagamento dell’affitto e concederà la possibilità di conservare i propri risparmi a chi ha perso il lavoro.

Ah, il salario minimo legale,

in quasi tutti i Paesi d’Europa, è legge. Gli stipendi li aumentano, perché fanno lo stesso ragionamento (semplice) del rdc: più guadagni, più spendi, non accumuli sotto il materasso. E tutto in maniera tracciabile. Da noi invece il governo incentiva il “sottobosco fiscale” e l’illegalità.

Com’era?

Ah, sì “PRIMA GLI ITALIANI”…dopo la vendita di armi, dopo i favori ai burocrati, dopo gli evasori, dopo vescovi e cardinali che vivono in attici di 400 metri quadri e predicano al contempo povertà, etc. Dopo tutti questi sopracitati (e ne mancano altri)…prima gli italiani. È che dal 4% al 28% non avevano specificato prima e dopo di chi venivano ‘sti cacchio di italiani.
Anche se a sbraitare questi slogan erano La Russa, Meloni e Santanchè…gente che sta lì da parecchi anni e che ha ben poco di credibile, se non l’appoggio delle categorie di cui sopra.
E quest’ultima riflessione è la logica conseguenza di quando non si va a votare (ca. Il 37% di astensionismo), quando si vota “ad minchiam”, quando si ha un’informazione pilotata e con a sinistra quasi il vuoto, non ci può mai essere alcuna speranza di salvare un Paese allo sbando. Né di renderlo più civile, avanzato e giusto.
Ma perché mi lamento?
Hanno salvato il calcio.
Applausi.