“ANNIVERSARIO POLIZIA DI STATO: LA SPAGNA CI RICORDA CHE LA POLIZIA È ANCHE GAY “

DI FERDINANDO TRIPODI

L’anniversario di fondazione della Polizia è l’annuale appuntamento durante il quale si effettuano i bilanci, si riflette su quanto è stato fatto e su come approcciare alle nuove sfide della sicurezza.

Ma è anche il giorno nel quale vengono premiati i poliziotti che si sono distinti per coraggio e abnegazione e si ricorda chi, nei 172 anni di storia, ha dato la vita in difesa dei valori di giustizia e legalità.

La data scelta è quella del 10 aprile, giorno nel quale entrò in vigore, nel 1981, la legge n. 121, che trasformò il militare Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza nella moderna Polizia di Stato, amministrazione civile ad ordinamento speciale.

E così, nella giornata di ieri, si sono tenuti in tutto il paese i festeggiamenti.

Oltre le solite foto mostrate e fatte circolare, per esempio quella mentre un poliziotto fa attraversare sulle strisce un anziano, o quella del cane antidroga, molte sono state le pubblicazioni della famiglia di un poliziotto, con tanto di donna che bacia l’uomo.

Solito quadretto del “Mulino Bianco”.

La domanda nel 2024 sorge spontanea: e le coppie dei poliziotti gay?

Perché un bacio tra due uomini in divisa non è stato fatto vedere in nessun luogo? Perché nascondere una realtà che nulla ha di diverso dal resto?

Ancora una volta sono altri Paesi sicuramente mentalmente più avanti di noi a darci una bella lezione: parliamo della Spagna con il primo matrimonio gay fra due agenti di polizia: la festa è da favola.

Chema e Jonathan hanno detto “Sì” sotto dozzine di spade incrociate, quasi fosse una favola di Walt Dinsey.

Ma sono timidi e ci tengono a precisare: “Non siamo esibizionisti. Speriamo però che le immagini del nostro matrimonio aiutino a capire, aiutino i più giovani spesso vittima di bullismo”.

Chissà se la Polizia di Stato avrà finalmente anche in Italia il coraggio a “sposare” quella normalità sempre più presente anche nei Commissariati.