GIOACCHINO MUSUMECI DIVERTITO DA VANNACCI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Come avrete letto da più parti il generale Vannacci è “vittima”, si fa per dire, di un provvedimento punitivo (11 mesi di sospensione a stipendio dimezzato) partito dal ministero della difesa.
E’ indagato per scomode questioni contabili: “indennità per i familiari corrisposte per giorni in cui i suoi familiari non erano in Russia; rimborsi per una festa data in un giorno in cui risultava di trasloco; un’auto di servizio che avrebbe dovuto essere venduta”. Oltre gli spiacevoli corollari da furbetto, altro che RdC visti i compensi dei militari d’alto rango, il generale è stato querelato da Paola Egonu ed è indagato per istigazione all’odio razziale.
Il generale sostiene si tratti di accuse infondate: dire che la Egonu non ha tratti somatici italiani, è “un valore aggiunto” ma aggiunto a cosa non si sa, bisogna spiegarlo ai magistrati.
Il generale, intervistato dal Corriere, afferma di non essere omofobo perché ha perfino “comandato” soldati omosessuali -incredibile!- ed ha trascorso una serata in un locale gay- incredibilerrimo!-
Il generale non è d’accordo sull’affermazione che omosessuali si nasce perché “il genoma dell’omosessualità non l’ hanno mai trovato e i condizionamenti sociali sono importanti”.
Dunque omosessuali si diventa per condizionamenti esterni. Al riguardo è mio dovere segnalare che il generale è confuso: il genoma dell’omosessualità non esiste perché il “genoma” è tecnicamente l’insieme dei geni che concorrono a formare il DNA. Quindi a meno che un omosessuale abbia geni diversi dagli eterosessuali, che è impossibile dato che il DNA è uguale per tutti esclusi individui affetti da patologie del corredo genetico, l’affermazione di Vannacci è una cazzata. L’ossessione a voler circoscrive l’omosessualità entro un perimetro genetico apre non poco a teorie razziste.
Vannacci, attorcigliato al palo del pregiudizio come un goffo ballerino di lap dance, considera, suo malgrado, l’omosessualità non “normale” o più genericamente strana, e lo ammette lui stesso, basta ascoltarlo: secondo Vannacci la gonna di Mengoni a Sanremo, oltre essere qualcosa su cui “ridere sotto i baffi perché non siamo in Scozia” è un’ imposizione. Ciò perché secondo certi Kirk e Madsen, autori del libro “After The Ball” c’è una strategia ben precisa nella gonna su un uomo: “si vaccina il mondo inondandolo di immagini di omosessualità, in modo che non sia più percepita come una cosa strana. Poi si nega che la religione contrasti con l’omosessualità, perché la religione è amore….”. Ne discende che secondo Vannacci l’omosessualità è “una cosa strana” e la religione sia amore ma contrasti “cose strane” come l’omosessualità; perciò è minacciata dai gay. A questo minestrone Vannacci aggiunge che “secondo un istituto di statistica inglese i non eterosessuali sono il 3.4% della popolazione” e dunque si chiede se tale percentuale sia rispettata in Tv. Cosa significa? Che gli omosessuali dovrebbero comparire nel 3,4% della programmazione televisiva, che non è marginalizzare o discriminare, assolutamente!
Se ci mettiamo che la religione è incentrata sull’esistenza di un Dio i cui precetti sono assunti per fede, affermare che omosessuali vogliano sovvertire “il credo” strumentalizzando l’amore, è grottesco. Chi è ateo, per esempio, non ha alcun interesse a operare considerazioni di stampo religioso e preoccuparsi di “Sodoma e Gomorra” distrutte come fa notare Vannacci. Nelle due città bibliche i sodomiti, spiace per Vannacci, non erano solo omosessuali e meno di non ritenere che Sodoma e Gomorra fossero abitate solo da uomini. E al netto del sesso anale che i maschietti vorrebbero fare con le rispettive consorti e se non ci riescono con le rispettive amanti consenzienti o amanti maschietti perché è l’unica via, la religione di Vannacci è molto comoda, molto ipocrita e molto slegata dalla sessualità reale.
A giudicare da ciò che afferma, il generale Vannacci, che può piacere solo a Salvini, è irrimediabilmente omofobo, bigotto per convenienza, e ossessionato dai gay al punto di occuparsi di statistiche estrapolate laddove pochissimi ammetterebbero la propria omosessualità, pena essere discriminati per le teorie demenziali dei Vannacci in circolazione. Altro che 3,4% !