PERFETTO…

DI SALVATORE GRANATA

 

Quando uno è suddito di pensiero e di condizione socio-professionale, può anche svolgere dei ruoli financo importanti, ma sempre suddito resta. E non c’è cosa peggiore nella vita che calpestare la propria dignità pur di restare incollato a posizioni di prestigio.
È il caso dell’amministratore delegato della Rai Sergio Roberti, che si è dovuto scusare con la comunità ebraica, in particolare con l’ambasciatore Alon Bar, per la frase di Ghali “Stop al genocidio”. Secondo Bar il palcoscenico di Sanremo sarebbe “stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile”.
E il prode Sergio, lo ha fatto in maniera subdola e poco coraggiosa: con un “comunicato di genuflessione” letto a Domenica In dalla Venier (a reti unificate quindi) in cui diceva di essere vicino alla comunità ebraica per il vile attacco di Hamas del 7 Ottobre e per il continuo ricordo della Shoah.
L’attacco israeliano tra l’altro, è stato rilanciato subito da altri due sudditi di Israele: Gasparri e Fassino (quello che con lo stipendio da parlamentare non riusciva a campare), destra e dc-pd. Hanno criticato la Rai, e Sergio, subito ha riparato la situazione d’imbarazzo creata da Ghali.
Peccato che il Servizio Pubblico, che non appartiene all’amministratore delegato, né a Gasparri e figuriamoci a Gassino, non ha tenuto conto dell’opinione pubblica, come in altre occasioni e in altre guerre.
Ad esempio tanti italiani avrebbero gradito da parte dell’amministratore una parola per il criminale attacco da 4 mesi ormai dell’esercito israeliano che ha ucciso 30mila civili palestinesi, di cui 13mila BAMBINI. L’ultima risoluzione ONU riguardante il conflitto israelo-palestinese, dove la meloni e l’Italia da codardi si sono astenuti, ha dichiarato Netanyahu un CRIMINALE.
È che il PU (pensiero unico) che deve passare, è che Israele (che possiede uno degli eserciti più potenti e moderni del mondo) è sotto attacco dal 7 ottobre da quattro scappati di casa che usano le biglie come proiettili.
E per cancellare il popolo palestinese, quindi compiere un genocidio legalizzato, devono massacrare tutti i CIVILI palestinesi, con la scusa che questi fiancheggiano i “terroristi”.
13MILA BAMBINI, in particolare, secondo Gasparri, Netanyahu, Luttwak, Fassino e Roberti, gente intelligente e prestigiosa, avrebbero fiancheggiato Hamas. Sarebbero anzi loro, i principali armatori dei terroristi.
Non c’è logica nella mente dei soggetti di cui sopra, solo spirito di servizio per il potente di turno.
Secondo me, invece, siccome nessuno deve farsi intimorire, nemmeno nessun artista o intellettuale o giornalista indipendente che voglia partecipare alla protezione collettiva del popolo palestinese, chiudo con la risposta di Ghali ad una domanda sulla critica dell’ambasciatore, sempre a Domenica In, il programma di intermediazione ufficiale dei vertici della Rai:
“Mi critica? Il fatto che lui parli così non va bene… Io non so cosa rispondere, mi dispiace tanto che abbia replicato in questo modo. Ci sarebbero state tante cose da dire… Per cosa dovrei usare questo palco? Io sono un musicista e ho sempre parlato di questo da quando sono bambino. Da quando ho scritto le mie prime canzoni, a 13-14 anni, parlo di quello che sta succedendo. Non è dal 7 ottobre, questa cosa va avanti da un po’… Il fatto che lui parli così non va bene… Continua questa politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio. Le persone sentono che perdono qualcosa se dicono viva la pace, non deve succedere questo… Ci sono i bambini di mezzo: io da bambino sognavo e ieri sono arrivato quarto a Sanremo. Quei bambini stanno morendo, chissà quante star, quanti dottori, quanti geni ci sono tra loro…”.
Altra lezione di vita ai politici, ai massoni, ai giornali di regime, ai revisionisti di questo e di altri conflitti nel mondo e ai guerrafondai.
Fatevene una ragione, Ghali è un Grande.
Stiamogli tutti vicino.
E caro Roberti: nessuno diffonde odio se difende dei bambini, delle donne e dei civili. La mia solidarietà va a costoro. Va alla Palestina che non ha sostanzialmente uno Stato sovrano ed è vessata da decenni da un popolo che paradossalmente è stato vessato. E non è con la militarizzazione progressiva, né con la forza che si diventa Stati sovrani, ma con la pace e la diplomazia.
Amen.