BISOGNA METTERE AL CENTRO L’ETICA PER UNA SOLIDA RINASCITA

DI SALVATORE GRANATA

 

Mi capita spesso di pensare alla condizione di moltissime classi sociali.

Non sono uno che vede di buon occhio i ricchi ereditieri o gli imprenditori evasori, ma di base non parto mai prevenuto.
Penso a loro come se vivessero in un mondo parallelo, anzi staccato completamente da quello dei comuni mortali. La parallela ad un certo punto devia sempre più fino a scomparire all’orizzonte.
I politici, coloro che dovrebbero riportare la retta in parallelo e anche più schiacciata verso i ceti meno abbienti, non si pongono alcun problema sulle enormi diseguaglianze che ci sono nel nostro Paese. Anche perché spesso loro sono i burattini, gli esecutori materiali, di quei potenti che li mandano in Parlamento per fare i propri interessi.
Ci sono persone che non hanno un lavoro, persone sfruttate con salari scandalosi, i sindacati complici della politica, che cercano un posto al sole e si lamentano ogni tanto od organizzano manifestazioni solo per dire “io c’ero”.
Tutto questo non basta.
Serve una legge elettorale seria, che coinvolga la quasi totalità della popolazione. Sviluppata anche con mezzi telematici come avviene in altri Paesi avanzati.
Meno gente normale va a votare, più vincono i soliti, poiché forti del voto dell’imprenditore, del farmacista, del riccone di turno che sarà sempre in prima fila a lottare per i propri privilegi. Non diritti. Privilegi.
Ed è paradossale come la maggior parte del popolo invece non lotti per i propri diritti, perché di privilegi non ne vuole. I diritti sono una Sanità Pubblica efficiente, una Scuola Pubblica che prepara al mondo del lavoro, una Giustizia più veloce e più equa, un’informazione più libera che non devi a piacimento del regime regnante le masse.
Bisogna creare una Comunità forte attorno a Giuseppe Conte e ad Alessandro Di Battista, in un certo senso garanti delle rispettive Associazioni o Movimenti e persone credibili.
Bisogna partire dalla singola coscienza del cittadino, rieducarlo alla solidarietà, alla collaborazione.
Bisogna abbattere il recente e il passato politico, poiché ci si deve creare un futuro. Futuro che al momento è paralizzato dal sistema elettorale e dagli affari interni di lor signori. Il cittadino non deve svendersi per un voto, ma respingere con forza certi personaggi in cerca di visibilità e gloria economica personale.
Spero, tra qualche anno, che i cittadini si ribellino a tutto questo e capiscano che da soli non possiamo fare niente. Ma in tanti e senza ambizioni personali, possiamo aggregare molte persone e trasformare la mentalità di questo Paese corrotto. Bisogna rimettere al centro l’etica pubblica, che è la base per una solida rinascita.