ERANO PRONTI, MA A COSA?

DI SALVATORE GRANATA

 

“Avete detto che eravate pronti ma non siete affatto pronti e i dati forniti dalla Corte dei Conti sono allarmanti. Mi tremano le vene nei polsi quando leggo quanto poco è stato speso finora sulla sanità, una sanità disastrata, da codice rosso”.
Così il leader del M5s, Giuseppe Conte, intervenendo in dichiarazione di voto sul dl PNRR, in aula alla Camera. Investire in sanità e in servizi sociali, come gli asili nido, “è il modo per contrastare il decremento delle nascite”, ha aggiunto Conte.
In buona sostanza il DEF che taglia i fondi alla sanità e il rischio di perdere i fondi PNRR per le case di comunità sono due facce della stessa medaglia: il governo Meloni smantella il Servizio Sanitario Nazionale. I ricchi potranno curarsi, pagando meno tasse, tutti gli altri dovranno attendere. In realtà avviene già da anni.
La strategia di definanziamento pubblico della sanità voluta da questo esecutivo (e in precedenza da Letta, Gentiloni e poi Renzi) aumenterà il gap dalla media dei paesi europei e porterà al collasso del SSN, compromettendo il diritto alla tutela della salute.
Che schifo, che incompetenza, che ignoranza, che menefreghismo.
Vergogna assoluta di gente senza cuore e privilegiata, che guida un Paese disintegrato a tutti i livelli e in tutti gli ambiti.
Piazze.
Bisogna scendere nelle piazze, insieme a tantissime altre organizzazioni affini di pensiero e di lotta. Le parole non bastano più.
I sindacati si sveglino e i cittadini pure.