DUE ” NO ” PESANTI

DI CLAUDIO KHALED SER

 

Il primo NO arriva da HAMAS alla strampalata bozza di accordo scritta dagli americani con il beneplacito israeliano e controfirmata da Egitto e Qatar.
Il secondo NO giunge dal Mar Rosso dove lo YEMEN, in guerra contro Israele, si oppone alla missione militare europea, guidata dall’Italia, per garantire il passaggio delle navi dirette in Israele (ma non solo).
ISMAIL HANIYEH, responsabile dell’ufficio politico di HAMAS, ha rifiutato il presunto accordo di tregua in quanto non fermerebbe il massacro in atto in Palestina.
Lo stato sionista ha infatti respinto la richiesta di un ritiro delle truppe d’occupazione dalla Striscia e nel sud della Palestina, ma al contrario, vorrebbe mantenere il controllo militare di tutti i territori occupati.
E’ evidente che si tratta di un accordo completamente sbilanciato nel quale gli aguzzini pretendono di continuare la loro opera criminale di distruzione.
Infatti, mentre da un lato si discuteva di una possibile tregua, dall’altro i carri armati degli israeliani circondavano Rafah e i raid aerei si intensificavano su un pezzo di terra occupato da oltre 1.500.000 sfollati.
Due missili hanno colpito un asilo uccidendo due bambini e ferendone altri 14.
I bombardamenti in atto rendono impossibile l’arrivo degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah e destinati al Popolo palestinese che sta morendo di fame.
In queste condizioni, chi é il pazzo che siederebbe al tavolo delle trattative con gli israeliani?
E veniamo al NO yemenita nel Mar Rosso.
L’invio di navi da guerra italiane e di quelle europee,, sotto il comando del nostro Paese, é ufficialmente l’entrata in guerra contro lo Yemen.
Lo stato maggiore italiano ha precisato che la missione tende a “difendere ed offendere” pur di garantire il passaggio delle navi mercantili in quello stretto di mare.
Di fatto, una dichiarazione di guerra.
Un portavoce delle milizie degli Houti ha dichiarato che l’ Italia dovrà sopportare le conseguenze di tale decisione.
Quando si entra in guerra contro qualcuno é normale che accada.
I coccodrilli si astengano dal piangere.
Mi viene spontanea una domanda :
Ma il Parlamento italiano, Carta Costituzionale in mano, é al corrente ed ha avvallato l’ingresso in guerra del Paese?
Attendo risposte.