QUELLI DEL “LE REGOLE VALGONO PER GLI ALTRI”

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Noi non abbiamo capito niente.
Lo penso spesso e quando leggo che Sgarbi stamani ritratta le dimissioni perché “deve ancora negoziare con il governo”, me ne convinco sempre di più.
Qui chi ha successo è gente così: chi non si fa mai problemi, alza la testa e va sempre avanti. Quelli del “le regole valgono per gli altri”. Ti dicono che se fai il sottosegretario non puoi guadagnare con attività private? Fregatene: 300mila euro in 9 mesi tra conferenze, prefazioni, visite.
C’è un tizio che ha per le mani un dipinto che vale milioni ma non lo sa? Offrigli 10mila euro e cerca di rivenderlo clandestinamente all’estero. Non farti scrupoli.
Ti sgamano, ti indagano, ti pressano? Prima insultali, poi forse ti dimetti, sì: ma prima si tratta con il governo….perché sia mai uscirne anche lì a mani vuote, scoperti. A testa alta. Con la coscienza pulita, con l’onorabilità dell’istituzione intatta. No no: anche da lì si cava qualcosa. Sempre qualcosa. A rosicchiare tutto finché si respira, arrogantemente.
E c’è chi la chiama “cazzimma”, ma non è così: è furberia da quattro soldi, potenziata dall’assenza di morale.
Eppure in Italia oggi il motore che ti manda avanti è questo.
Chi l’ha capito ha successo.