DI MICHELE PIRAS
Oggi incontro al Parlamento scozzese con la delegazione dei Parlamentari per la Palestina, guidati dalla deputata Pauline McNeill dello Scottish National Party.
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A tema il massacro di Gaza, la necessità di sviluppare una campagna europea contro il genocidio e per la protezione dei civili, il riconoscimento dello Stato palestinese, una pace duratura fondata sui diritti umani e sul pieno rispetto della Legge internazionale, la costruzione di una rete europea di Parlamentari per la Palestina.
Non ho trovato alcun segnale di antisemitismo qui a Edimburgo, semmai parlamentari determinati, democratici e consapevoli del dramma in corso, che avvertono la necessità e l’urgenza di un cambiamento profondo nel l’atteggiamento dei Paesi europei..
Secondo le stime delle più autorevoli organizzazioni umanitarie, in assenza di un cessate il fuoco duraturo e di un ingresso in forze degli aiuti umanitari e delle necessarie equipe mediche, da qui alla fine dell’anno, a causa dei bombardamenti indiscriminati, della fame e delle malattie, potrebbero morire oltre 500 mila persone.
Una strage che si può ancora in parte evitare.
Perciò non c’è più tempo e certamente quello delle mezze parole di Governi e Ministri, leader politici e Commissari europei è definitivamente concluso.
Non c’è più tempo.